François Truffaut
Si sono spesso notati nel racconto di Zéro de conduite dei buchi che vengono spiegati con un piano di lavorazione effettivamente tirannico. Tuttavia credo che si possano spiegare queste grosse ellissi con la febbre di Jean Vigo, la sua fretta di esprimere l’essenziale e anche con quelle particolari condizioni di spirito in cui si trova un cineasta che si vede affidare la sua prima occasione: non ci crede del tutto, è troppo bello. Gira un film, ma si domanda se vedrà la luce. Da spettatore pensava di sapere ciò che va bene e ciò che non va, ma improvvisatosi cineasta è assalito dai dubbi, pensa che ciò che fa è troppo speciale, e arriva persino a domandarsi se il suo film uscirà oppure no. [...]
di François Truffaut, articolo completo (2349 caratteri spazi inclusi) su 1975