Mario Luzi
Una piccola sperduta stazione di posta nel West invasa dai banditi i quali vi si stanziano per un colpo da farsi su una diligenza carica d’oro che deve passare. Sono lunghe ore di attesa e di inquietudine per la gente della stazione tenuta sotto il terrore delle armi e per la banda circospetta e insofferente della disciplina imposta dal capo. Situazione non certo nuova (quanti films analoghi si potrebbero ricordare! Ma ci si permetta di richiamare almeno alla mente dello spettatore La foresta pietrificata con Bogart, Howard e la Davis) che in questo caso si sviluppa con una minuta attenzione a particolari: un biglietto compromettente caduto e non potuto raccogliere e infine senza sia mai stato perso di vista recuperato mentre un bandito analfabeta vuole vedere di che si tratta e con grande sollievo di tutti consente sia messo in una tasca; la lunga estenuante escavazione di un buco nel muro; e altre cose che devono dare il senso dell’attesa stremata, il limio del tempo e della tensione. [...]
di Mario Luzi, articolo completo (1775 caratteri spazi inclusi) su 1995