Café Express

Gian Luigi Rondi

Michele Abbagnano vende abusivamente caffè e cappuccini sui treni di notte che dall’estremo Sud portano a Napoli. Ha un figlio malato di cuore e lavora solo per poterlo fare operare. Quel figlio, fino a qualche tempo prima, l’aveva tenuto in un... orfanotrofio, ma il ragazzo è scappato e adesso viaggia sui treni con lui, per cercare a sua volta di “arrangiarsi”. L’attività di Michele è reato ai danni delle Ferrovie, ma Michele è fondamentalmente onesto, così quando un gruppetto di ladri cerca di averlo come complice per i furti notturni sui treni, rifiuta con sdegno; tirandosi addosso, com’è chiaro, un sacco di guai, non ultimo quello di finire, dopo tanti inseguimenti, nella trappola della polizia ferroviaria che ora si prepara alla resa dei conti. [...]

di Gian Luigi Rondi, articolo completo (3391 caratteri spazi inclusi) su Il Tempo 15 febbraio 1980