Le due verità

Gian Luigi Rondi

A Milano, una sera di nebbia. Una ragazza finisce sotto un tram e un giovane, con una rivoltella in mano, grida disperato: “Sono io che l’ho uccisa”. Processo. Il Pubblico Ministero rifà la storia del delitto. Lut, il giovane della rivoltella, aveva ucciso Maria Luce, la ragazza, perché questa dopo essere stata sedotta da lui, aveva tentato di rifarsi, da sola, una vita onesta. L’avvocato d’ufficio non sa difendere Lut che, in preda ad una forte crisi nervosa, non apre più bocca né per difendersi, né per confermare la sua prima dichiarazione. [...]

di Gian Luigi Rondi, articolo completo (2419 caratteri spazi inclusi) su Il Tempo 2 Marzo 1952