Claude Beylie
Nella folla di Longchamp, un giovane infila una mano esitante nella borsetta di una donna, e si allontana con un magno bottino e un gran batticuore. La polizia lo acciuffa, poi lo rilascia per mancanza di prove. Quest’essere solitario, convinto della propria superiorità intellettuale e morale, vivrà ormai solo per soddisfare la malsana passione del furto. Un «pickpocket» (borsaiolo) professionista, che ha notato i suoi maneggi, lo inizia ai riti dell’arte, e insieme ruberanno portafogli, orologi e altri oggetti, in strada, nelle stazioni, sul metrò. [...]
di Claude Beylie, articolo completo (2374 caratteri spazi inclusi) su 1990