Lietta Tornabuoni
La Stampa
Una caraffa thermos piena di cioccolata calda (forse avvelenata) sembra un proiettile minaccioso; il lavoro a maglia posato sulla spalliera d'un divano pare la ragnatela che rinserra i personaggi. Grazie per la cioccolata, tratto da un romanzo di Charlotte Armstrong, diretto da Claude Chabrol, esprime meravigliosamente lo stile del regista e del suo maestro Fritz Lang (citato attraverso il dono della videocassetta di Dietro la porta chiusa): borghesia criminale, poesia della fatalità, intrico d'eventi reso con il succedersi dei piani, ipotesi di vite non vissute e di storie non raccontate, d'una realtà mai esistita. [...]
di Lietta Tornabuoni, articolo completo (2325 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 12 novembre 2000