Lietta Tornabuoni
La Stampa
Wim Wenders a cinquantun anni continua a sedurre i suoi spettatori e i giornalisti, anche se l'occasione è un film meno riuscito di altri e se, al di là delle chiacchiere problematico- promozionali, in The End of Violence (La fine della violenza) si alternano grandi momenti, semplicismi sentenziosi, thriller, immagini bellissime, ambiguità imperscrutabili, civetterie stucchevoli. Come sempre alla moda della moda, Wenders s’è quasi rasato i capelli: con i piccoli occhiali da vista, l'abito scuro alla Prada, molti anelli (uno con una grossa pietra blu, gli altri d'argento o di platino), la voce soft, sembra un ipnotizzatore da palcoscenico, un banchiere o un professore carismatico. [...]
di Lietta Tornabuoni, articolo completo (3615 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 12 Maggio 1997
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