Mario Gromo
La Stampa
Somerset Maugham scrive un ampio racconto, Pioggia; poi ne trae una commedia, Pioggia, che nel mondo anglosassone ha un vivo successo; e dà infine l'autorizzazione a trarne un film, Pioggia, che in quello stesso mondo ha un vivissimo successo. È così un molteplice consenso che la torbida vicenda di un pastore protestante ha suscitato sul suo cammino. Qui il pastore è impersonato da Walter Huston, la prostituta che lo sconvolge è Joan Crawford. Due ottimi attori che danno risalto quasi a ogni istante del film, anche se si tratti, ancora una volta, di teatro filmato, che ogni sequenza è derivata dalla scena corrispondente della stesura teatrale. [...]
di Mario Gromo, articolo completo (1974 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 1957