Alessandra Levantesi
La Stampa
“Non sono alcolizzato, non sono drogato, non sono matto: sono solo disoccupato” grida Sergio Castellitto allo psichiatra che lo visita nel corso di un fermo di polizia. In effetti il poveretto, un solerte impiegato in una ditta milanese, è la vittima di una riduzione di personale seguita da una serie di contrattempi a catena: lo sfratto, la perdita della cauzione versata per il nuovo appartamento, la cacciata dall’alloggio comunale dopo che la moglie portandosi dietro il figlioletto è tornata a Sorrento dalla madre. [...]
di Alessandra Levantesi, articolo completo (2931 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 3 ottobre 1996
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