Guido Aristarco
È davvero una coraggiosa indagine sociale, una denuncia aperta contro certi fenomeni questa seconda produzione "indipendente" di Elia Kazan? Nel caso affermativo, in quale ambito questo coraggio - e indipendenza - si muove, cioè da quali reazioni interne all'autore l'opera prende le mosse e quali risonanze suscita? Ci sono ragioni per essere perplessi di fronte alle possibilità concrete e positive di una indipendenza, di un non conformismo di fronte all'industria della cultura (cinema, radio, tv) quale è venuta conformandosi nella società. [...]
di Guido Aristarco, articolo completo (15678 caratteri spazi inclusi) su 15 febbraio 1958