Giuseppe Marotta
Parlare di un film nuovo in luglio, quando ogni settimana ne contiene una dozzina dei più squallidi, è come scegliere un guaio in un catalogo di guai: l'unico atteggiamento virile, adesso, è quello dei rari proprietari di sale che infischiandosi del guadagno sprangano gli usci, vi appendono l'avvisetto "Riposo" o "Chiusura estiva" e si avviano ronfando e gocciolando verso i loro buffi villini di Fregene. Pensai: “Mi occupo di un giallo” e andai a vedere Traversata pericolosa al "Barberini". [...]
di Giuseppe Marotta, articolo completo (3750 caratteri spazi inclusi) su 1956