Giuseppe Marotta
E lasciatemi lamentare (cinque minuti, solo cinque minuti) Orio Vergani. Dalle mie parti, nelle viscere del rione Stella nel tiepido e buio cuore di Napoli, si usa. Mentre il defunto giace nel suo giardinetto di ceri e di ghirlande, i consanguinei, gli amici, perfino qualche ignoto di passaggio, lo lamentano. È, l'ho già scritto in un mio libro, un picnic di lacrime e di lodi. Chiamatemi selvaggio, a me quel teatrale dolore, quegli elogi e quei rimproveri, quei “Nessuno ti valeva” e quei “Perché, perché ci hai abbandonati?” piacciono. [...]
di Giuseppe Marotta, articolo completo (11972 caratteri spazi inclusi) su 1960