Roberto Nepoti
La Repubblica
Autunno 2006. Al Beacon, vecchio teatro di Broadway, i Rolling Stones tengono un lungo concerto. Sono presenti Hillary e Bill Clinton e Martin Scorsese, con un'intera batteria di cineprese. Dietro ciascuna delle quali occhieggiano leggendari operatori e direttori della fotografia (a cominciare da Albert Maysles), pronti a riprendere l'evento dai punti di vista più inimmaginabili.
Né gli Stones sono nuovi al cinema, né Martin Scorsese lo è al "rockumentary", come questo Shane a light. Nel lontano 1970 la band fu protagonista del contestato Gimme Shelter, sul concerto californiano del '69; prima ancora lo era stata di Sympathy for the Devil, diretto da Jean-Luc Godard. Quanto a Scorsese, ci ha regalato L'ultimo valzer, una storia del blues, la bella biografia di Bob Dylan.
Dall'incontro tra il regista e i musicisti è nato questo sensazionale documentario, che ha aperto la recente edizione della Berlinale: più che un documentario, una full-immersion che catapulta lo spettatore in pieno concerto, rimandandolo di volta in volta tra il pubblico e sul palco, a condividere la diabolica, stupefacente energia di Mick e degli altri. Bellissimi anche i numeri degli "ospiti", tra i quali una sorprendente Aguilera.
Da La Repubblica, 11 aprile 2008
di Roberto Nepoti, 11 aprile 2008