Harry Potter e il calice di fuoco

Silvia Bizio

Il perfido Lord Voldemort rinasce in tutta la sua potenza e assume le sembianze di Ralph Fiennes, Cedric muore tra le braccia di Harry Potter che piange come Achille con Patroclo. Gli ormoni adolescenziali danno il via ai primi goffi sussulti dell’eros, Harry e Ron Weasley litigano e poi fanno pace, come tutti gli amici della loro età, mentre i giovani maghi di Hogwarts combattono dragoni in labirinti assassini, feroci sirene in mondi sottomarini. E come se non bastasse, devono vedersela con l’ansia da ballo di Natale.
Il quarto capitolo tratto dalla saga della scrittrice inglese J.K. Rowling, Harry Potter e il calice di fuoco è pronto per l’arrivo sugli schermi di tutto il mondo (il 17 novembre in Inghilterra, il 18 in Usa e il 25 in Italia). Diretto da Mike Newell (per la prima volta un inglese), prodotto da David Heyman e finanziato dalla Warner Brothers con un budget da 120 milioni di dollari, il film, sia pure molto più dark (è classificato PG 13, cioè non consigliato sotto i 13 anni) dei tre precedenti, che hanno incassato un totale di 2.6 miliardi dì dollari nel mondo solo nei cinema, sembra destinato allo stesso successo stratosferico. Nel frattempo la Rowling ha pubblicato il sesto libro della serie, Il principe mezzosangue: uscito lo scorso luglio, il romanzo ha frantumato ogni record di vendite, con 6.9 milioni di copie nelle prime 24 ore negli Stati Uniti. Il quinto film della serie, Harry Potter e l’ordine della Fenice, è già in preparazione con l’ennesimo regista (dopo Chrìs Columbus e Alfonso Cuaròn): David Yates, che girerà negli stessi studi cinematografici Leavesden a nord di Londra con il solito trio di giovani attori, Daniel Radcliffe (Potter), Emma Watson (Hermione Granger) e Rupert Grint (Ron Weasley).
Il quarto anno di Harry Potter alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts è segnato dal torneo di magia internazionale Tremaghi, in cui gli studenti prescelti dal “Calice di fuoco” e rappresentanti tre diverse scuole di magia (oltre a Hogwarts, per la quale Harry viene selezionato, sia pur controvoglia, a fianco di Cedric, la Durmstrang bulgara e la Beauxbatons francese) devono gareggiare in una serie di sfide sempre più complesse e pericolose. Allo stesso tempo Harry e i suoi amici cominciano a sentire i primi patemi d’amore mentre l’arrivo di un nuovo personaggio, il giovane studente bulgaro Viktor Krum (Stanislav Ianevsky), superstar del Quidditch, la partita a cavallo dei manici dì scopa, getta il seme della gelosia tra Hermione e Ron.
Come nel libro, il film inizia con la gita della famiglia Weasley alla finale della coppa del mondo di Quiddìtch, dove terrificanti segnali indicano il ritorno del perfido Lord Voldemort. Il film prosegue con le tre rischiose prove del torneo mentre “Tu-sai-chi” cerca di rubare a Harrv gocce di sangue per rigenerarsi e tornare nella terra dei vivi, e quindi uccidere il giovane mago. Un thriller fantastico e allo stesso tempo una storia di crescita con relativi riti di passaggio che ha richiesto grandi sforzi da parte della produzione e degli attori, soprattutto per le lunghe scene subacquee.
«Sto crescendo insieme a Harry, e vedo quanto è cambiato», dice Daniel Radcliffe, che aveva 11 armi quando fu scelto per il primo film. «In questo film è più vulnerabile, scopre di dover far affidamento unicamente su se stesso e di non poter sempre contare sugli adulti». Accanto a lui tornano Robbie Coltrane (Hagrid), Michael Gambon (AIbus Silente), Gary Oldman (Sirius Black), Alan Rickrnan (il professor Piton) e Maggie Smith (la professoressa McGranitt). Miranda Richardson interpreta la giornalista Rita Skeeter, più interessata al gossip sugli amori dei giovani che alle notizie.
Da La Repubblica, 25 ottobre 2005


di Silvia Bizio, 25 ottobre 2005