Roberto Silvestri
Il Manifesto
Il cielo di notte, a Okinawa, è incantevole. Un vero paradiso per le costellazioni e le Orse, minori o maggiori. La spiaggia di giorno, a Okinawa, è una tentazione da surfisti. Già, l'isola di Okinawa non è mai stata in fondo, né del Giappone né della Cina che nei secoli se la sono spartita (spesso contemporaneamente). Fa parte del flusso oceanico polinesiano, è quasi più Hawaii, e non per la presenza dell'odiata base militare americana, ma per la sua musica ipnotica e per quegli strumenti così arcaici e speciali, un modo di vivere rilassato e aromatico, le camicie a tinte urlate e disegni pazzi, il caldo umido appiccicaticcio. [...]
di Roberto Silvestri, articolo completo (3256 caratteri spazi inclusi) su Il Manifesto
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