Pietro Bianchi
Non significa ovviamente nulla che una donnetta, in un grande giornale di Parigi, abbia trattato Zurlini, per La ragazza con la valigia, come un esordiente che ignora le leggi del montaggio; o che gli stanchi «supporters» della «nouvelle vague», non avendo nessuno dei loro sulla piazza, abbiano continuato a creare miti d’ogni sorta. Ieri era Antonioni, ieri l’altro Bergman, la settimana scorsa Rossellini. Il nuovo grande uomo è Joseph Losey. Non hanno osato stroncare La Viaccia, come hanno fatto con La ragazza con la valigia. [...]
di Pietro Bianchi, articolo completo (7183 caratteri spazi inclusi) su la suggestiva cornice del quadro.