La duchessa di Langeais |
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Un film di Jacques Rivette.
Con Jeanne Balibar, Guillaume Depardieu, Bulle Ogier, Michel Piccoli, Anne Cantineau.
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Titolo originale Ne touchez pas la hache.
Storico,
durata 137 min.
- Francia, Italia 2007.
- Mikado Film
uscita venerdì 13 luglio 2007.
MYMONETRO
La duchessa di Langeais
valutazione media:
2,86
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Tormenti d'autore
di Lietta Tornabuoni L'Espresso
Balzac scrisse nel 1832 "La duchessa di Langeais": il pettegolezzo biografico-letterario dice che la storia dell'amore tormentoso tra l'aristocratica e un generale napoleonico sia stata ispirata dal rapporto tra il romanziere e la marchesa de Castries che non lo amava, lo prendeva in giro, se lo trascinò dietro fino a Aix-les-Bains e a Ginevra, lo lasciò brutalmente; altri collocano il romanzo nella "Storia dei tredici", un noir incompiuto su una setta misteriosa. Ma con Balzac qualcosa sembra per sempre incerto. I primi critici lo considerarono dotato ma impuro: Taine lo riteneva un genio, i naturalisti ne ammiravano l'incontrollato abbandono alla materia romanzesca; la critica marxista e Lukács lo hanno giudicato un grande maestro realista dell'interpretazione materialistica della Storia, benché fosse personalmente monarchico e conservatore. La critica più recente, la "nouvelle critique" e Roland Barthes, lo hanno definito autore del "romanzo assoluto". Il regista Jacques Rivette, maestro della "nouvelle vague", appartiene certo a quest'ultimo gruppo. All'opera di Balzac ha dedicato due film, oltre a La duchessa di Langeais: Out 1. Noli me tangere (1971), dodici ore ricavate dall'incompiuta "Storia dei tredici"; e La bella scontrosa (1991) dal testo "Un capolavoro sconosciuto". Su "La duchessa di Langeais" Rivette, ora quasi ottantenne, ha compiuto un'operazione molto interessante: rispetta scrupolosamente la trama, e sovrappone allo stile del romanzo il proprio linguaggio fedele ai dati puramente comportamentali più che all'intreccio ridotto a mero pretesto. Gesti, comportamentali e parole sono valorizzati dal realismo dell'immagine e del rispetto della durata. La sperimentazione di Rivette può attraversare momenti difficili, ma continua a dare purezza, bellezza, lentezza.
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