Quarto comandamento

Roberto Escobar

Una voce fuori campo avverte che per giudicare una vicenda non ci si può limitare a ciò che appare: così come un albero dalla folta chioma ha la sua ragion d’essere nelle ampie radici, allo stesso modo una storia dagli sviluppi tortuosi ha la sua origine in lontani avvenimenti. Un prologo mostra appunto le "radici" dei fatti che saranno narrati. Un ragazzetto, Francois, riceve in dono dal padre che sta partendo per la guerra un pugnale, con il quale dovrà vegliare sulla fedeltà della madre. Tornato al castello (siamo nel medioevo, agli inizi del Trecento) il ragazzo non esita a uccidere pur di rimanere fedele alla consegna ricevuta. [...]

di Roberto Escobar, articolo completo (7075 caratteri spazi inclusi) su Il Sole-24 Ore 19 Giugno 1988