Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore
C’è una strana dolcezza in I miei vicini sono simpatici. è strana, la dolcezza, perché la storia non ha sorrisi programmatici, e poi perché sembra perdersi in mille rivoli, in storie minime e parallele, in particolari accennati e subito lasciati. Eppure, ci si abbandona volentieri al suo ritmo quieto, ci si lascia andare alle sue emozioni sussurrate, al dipanarsi e all’intrecciarsi dei suoi rapporti. è un film tutto fatto di rapporti, appunto, questo di Bertrand Tavernier, il suo sesto, girato nel ‘77 dopo Il giudice e l’assassino (1976) e prima di La morte in diretta (1980). [...]
di Roberto Escobar, articolo completo (5025 caratteri spazi inclusi) su Il Sole-24 Ore 0 Luglio 1989