La niña santa

Stefano Lusardi

La giovane regista argentina Lucrecia Martel torna nella natia Salta, utilizza nuovamente le atmosfere paludose e decadenti del suo apprezzato La cimnaga, ma cade nella maledizione dell’opera seconda. Racchiusi i suoi personaggi in un fatiscente albergo termale, che ospita un convegno medico, l’aunice mette al centro della storia l’inquieta adolescente Amalia (Maria Alché), figlia della proprietaria dell’hotel Helena (Mercedes Moran), che, fra pulsioni sessuali represse e confusioni mistiche (fa parte di una corale religiosa), decide di trasformarsi in strumento divino di redenzione del dottor Jano (Carlos Belloso), dongiovanni e molestatore. [...]

di Stefano Lusardi, articolo completo (1057 caratteri spazi inclusi) su Ciak 2004