Pietro Bianchi
E' chiaro che Mario Soldati con Fuga in Francia ha cercato soprattutto di fuggire se stesso. Intellettuale squisito, e pieno di "risentimenti", Soldati sente come ogni intellettuale vero il richiamo della vita di tutti i giorni, della vita che vivono gli "altri".
Come già Gide che cercò nei "fatti diversi" il pretesto a notazioni d'ambiente e a eleganti giochi dialettici, Soldati nell' avventura di un criminale di guerra, che cerca di passare in Francia, uccide una serva "dal grande cuore", e viene finalmente preso, ha trovato il pretesto a evocazioni che gli stanno particolarmente a cuore: il padre barnabita del collegio "Carlo Alberto" di Moncalieri, la distesa carnalità di Rosi Mirafiore nella notte amorosa col clandestino. [...]
di Pietro Bianchi, articolo completo (1336 caratteri spazi inclusi) su 13 Febbario 1949