Pietro Bianchi
Ormai i film di guerra fatti nel nostro paese sono in bel numero, tanto che si può parlare, senza presunzione, di una scuola italiana del genere. Dall'ormai lontano nel tempo, ma sempre glorioso, Squadrone bianco di Genina (con quella battaglia nel deserto che rimarrà incancellabile) a quest'ultimo Giarabub.
L'impresa era alta ed austera, e in questo senso gli sceneggiatori hanno avuto la mano felice. Aggiungete che Alessandrini è originario d'Africa e conosce a meraviglia genti e paesi che nel film sono evocati; ne è venuto un film autentico, monotono, ma forte. [...]
di Pietro Bianchi, articolo completo (3214 caratteri spazi inclusi) su 22 Maggio 1942