Pier Paolo Pasolini
Caro Marotta,
concludo, rispondendo a Lei, la mia meateoritica attività di critico cinematografico, troppo dura per le mie deboli spalle (se permette una lieve «mimesis» delle sue abitudini espressive). Accetto il suo tono, do per concessa la sua sincerità, e incamero la barocchetta lezioncina di modestia (ma guardi, però, non sono un gran frequentatore, come lei sembra credere, di luoghi mondani o almeno la mia frequentazione è quasi del tutto afasica). Stabilita dunque la cordialità della nostra inimicizia, trovo mutile darle una lunga contro-risposta articolata: mentre non sarebbe forse del tutto mutile fare un inarticolato elenco dei punti e delle questioni, che riguardino un poco la nostra «querelle» privata, e soprattutto investano oggetti più generali. [...]
di Pier Paolo Pasolini, articolo completo (7911 caratteri spazi inclusi) su 15 marzo 1960