I sentimenti

Cinzia Romani

Mentre appare sempre più arduo trovare qualcosa di serio per qualcuno, dall’amicizia all’amore, sui nostri schermi approda tin film francese di Noémie Lvovsky, dal titolo proposto come indicativo: I sentinienri. Punto di forza di questa pellicola dall’impianto teatrale, con tanto di corifeo alla greca, che parte col commento a cappella «ogni volta in cui non si sa come risolvere le situazioni» (così la regista) è l’attrice Nathalie Baye. Già musa di Truffaut e Godard, Blier e Grenier-Deferre, della crema, cioè, del cinema francofono impegnato e fintamente leggero anni Settanta, la Baye qui sopporta un solido palco di corna con magistrale indifferenza, Nei panni di Carole, moglie in menopausa d’un medico di campagna (l’intenso Jean-Pierre Bacri) che non la desidera più, per metà della giornata attaccata alla bottiglia, dà vita a una scialba figuretta di umiliata e offesa, Perché nella mortale vita di coppia dell’uomo e della donna contemporanei, anche genitori di due adolescenti qualunque, piomba una coppia più giovane. [...]

di Cinzia Romani, articolo completo (2898 caratteri spazi inclusi) su Il Giornale 4 marzo 2004