Dopo avere esordito come poeta, pubblicando un volume di liriche nel 1928, cominciò ad interessarsi alla musica nel 1935, divenendo in breve tempo un apprezzato autore di canzoni napoletane, alcune delle quali di grande successo. Con il trascorrere degli anni, la sua attività nel mondo dello spettacolo si fece sempre più intensa e varia; oltre che come "paroliere" di canzoni, egli divenne noto come soggettista e come regista di riviste, ma soprattutto come autore di "sceneggiate", spettacoli drammatici a forti tinte, tipicamente napoletani, di carattere popolare, riportati recentemente in voga con successo da un attore e cantante partenopeo scomparso nel 2006, Mario Merola. Dopo avere collaborato ad alcune sceneggiature cinematografiche, nel 1948 si improvvisò produttore, traendo un film da una sua famosa canzone, Monaca Santa. Il film omonimo, diretto da Guido Brignone, fu così favorevolmente accolto dal pubblico, che, nel 1951, Di Gianni fondò la Eva Film, dirigendo varie pellicole, per lo più destinate al mercato del Sud e appartenenti al genere popolaresco partenopeo, con vicende analoghe a quelle dei romanzi d'appendice, o del tipo così detto "canoro", spesso interpretati da sua moglie Eva Nova (pseudonimo di Annunziata Santoli Maccotola), una cantante assai apprezzata dal pubblico napoletano.