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Richard LaGravenese

Richard LaGravenese è un attore statunitense, regista, produttore, scrittore, sceneggiatore, è nato il 30 ottobre 1959 a New York City, New York (USA). Richard LaGravenese ha oggi 64 anni ed è del segno zodiacale Scorpione.

La leggenda del regista sceneggiatore

A cura di Giuseppe Grossi

Raccontare il reale attraverso l'evasione dal quotidiano, trovando nello straordinario il miglior modo di narrare una vicenda umana, tratteggiandone i tratti più intimi. Richard LaGravenese scrive e dirige così. Il suo mondo è abitato da personaggi costretti ad esplorare il dolore della perdita, decisi ad esorcizzarne gli effetti concedendosi al potere della fantasia, dell'ironia e dell'immaginazione. Il grande schermo è il terreno adatto alla semina di emozioni altrimenti invivibili. Quelle di LaGravenese sono storie di distanze inevitabili, come quelle causate della morte, riempite dalla forza della memoria e della rievocazione sentimentale. Una penna duttile, esperta di adattamenti e capace di sposare percorsi autoriali di registi come Gilliam, Eastwood e Redford. Un cinema di coppie e di amori spesso passati, ma ancora possibili.

La formazione
Nato a New York nel 1959, LaGravenese ha origini modeste. Figlio di un tassista, per pagarsi gli studi ha lavorato come barista e venditore ambulante. Prima della carriera da autore, Richard studia da attore, infatti si laurea alla New York University, specializzandosi in recitazione teatrale e sperimentale. Col tempo sceglie di scrivere copioni piuttosto che impararne a memoria. Ha così inizio un periodo di gavetta durante il quale si diletta in stesure di sceneggiature per compagnie teatrali. Sono anni in cui dimostra una particolare predilezione per racconti ironici. Il 1989 segna l'inizio di un percorso ispirato e prolifico. Con Brusco Risveglio (1989), scritto a quattro mani assieme a Neil Levy, LaGravenese inizia una carriera che conoscerà presto rapida ascesa.

La carriera da sceneggiatore
La sua seconda sceneggiatura dà vita ad una storia di perfetta sensibilità postmoderna. Mitologia popolare e spirito tragicomico si fondono nell'allucinato La leggenda del re Pescatore (1991). La vicenda della fuga onirica di un uomo deluso dalla vita è il perfetto contesto narrativo per le visioni di Terry Gilliam. La creatività altrettanto visionaria di LaGravenese, qui impegnato anche in un cameo, viene premiata con una nomination all'Oscar per la miglior sceneggiatura originale (assegnato poi a Thelma & Louise). Gli anni '90 dimostrano lo spirito eclettico dello sceneggiatore statunitense che prima firma la commedia grottesca C'eravamo tanto odiati (1994) per poi passare al riadattamento del romanzo La piccola principessa (1995), entrambi sceneggiati a quattro mani. Con lo struggente classico I ponti di Madison County (1995), Richard torna a lavorare da solo, cimentandosi nuovamente in un adattamento. Il tatto della storia è ben misurato, capace di sfiorare i meandri del dolore, senza calcare la mano del sentimentalismo fine a se stesso. Alla collaborazione con Eastwood seguono due matrimoni professionali con registe dal grande carisma. Con Eroi di tutti i giorni (1995), diretto da Diane Keaton, adatta un libro autobiografico di Franz Lidz, confermando una certa abilità nel raccontare storie sulla soglia tra morte e umorismo. L'anno dopo firma per Barbra Streisand la commedia romantica L'amore ha due facce (1996). Con il romantico L'uomo che sussurrava ai cavalli (1998) LaGravenese si consacra come esperto di traduzioni letterarie per il cinema.

La carriera da regista
Nel 1998 arriva il momento di dare personalmente forma e movimento a pagine di inchiostro. L'esordio alla regia avviene con Kiss (1998), storia di seconde occasioni, tema ricorrente nella sua filmografia. Nello stesso anno ritorna ad adattare romanzi per il cinema con Beloved (1998). Dopo un decennio fitto di impegni e quanto mai prolifico, la carriera di Richard conosce un lungo periodo di pausa, intervallata da una revisione alla sceneggiatura di Erin Brockovich (2000) e da una piccola parte in Blow (2001). Il ritorno su copioni e cineprese è graduale e passa attraverso un film corale. In Paris je t'aime (2006) è uno degli oltre venti registi-sceneggiatori che firmano e filmano il loro personale punto di vista sulla capitale francese. Nel 2007 è Hilary Swank a farsi musa sia per Freedom writers (2007) che per il commovente Ps I love you (2007), storia epistolare estrema sul potere dell'amore postumo. Con Come l'acqua per gli elefanti (2011), ennesimo adattamento, torna a scrivere da solo per la regia di Francis Lawrence. Da attento osservatore dei gusti del pubblico, LaGravenese dà inizio ad una saga che in apparenza sembra voler seguire la scia di Twilight. Infatti scrive e dirige Beautiful Creatures (2013), prima trasposizione di una serie di romanzi, storia di "moderni Romeo e Giulietta" in cui gli amanti sono inconciliabili per la loro natura e la normalità cerca compromessi con la magia. L'operazione cinematografica non sembra richiamare solo Edward e Bella, perché la compresenza di Emma Thompson con diverse bacchette magiche rimanda anche ad Harry Potter, perfetta sintesi di pagine che sanno trasformarsi in cinema, proprio come tutta la carriera di Richard LaGravenese.

Ultimi film

Drammatico, (USA, Germania - 2007), 123 min.
Commedia, (USA - 1998), 100 min.
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