Laureato in Filosofia, iniziò la sua attività nel mondo del cinema con L'ultimo perdono (1952), il primo di una serie di film melodrammatici, destinati ad un pubblico popolare. Autore e regista teatrale, diresse alcuni cortometraggi di carattere documentaristico per la Edera Film (San Francesco, Sorrento ed altri), divenendo poi, dal 1967, sceneggiatore di film altrui e produttore. In questi stessi anni curò anche la regia di alcuni film che, per quegli anni, furono considerati molto "spinti", a causa della forte ed esplicita carica di sesso e di violenza in essi contenuta. Si tratta però di opere, che, partite talora da idee non disprezzabili, furono poi costruite in modo frettoloso e maldestro, sulla base di copioni grossolanamente confezionati. Tuttavia, alcuni di questi film, come La verità secondo Satana e Delirio caldo, per i quali ha usato lo pseudonimo di Ralph Brown, confezionati rispettivamente nel 1970 e nel 1972, sono ancora apprezzati dagli estimatori di questo genere di film.