Nato a Chicago, in Illinois, capisce che vuole fare il regista dopo aver visto 2001 - Odissea nello spazio (1968), all'età di nove anni.
Diventato un teenager comincia a sperimentare il mondo audiovisivo fra Super 8 e film in 16mm e, a tal proposito, decide di frequentare la New Trier East, un liceo pubblico progressista a Nord di Chicago che offre ben quattro anni di studi di regia. A New Trier, Romanek studia con un filmmaker locale di nome Kevin Dole, specialista dei videoclip musicali per gran parte degli Anni Settanta, poi si affianca a Peter Kingsbury, un regista che studia autori sperimentali come Owen Land, John Luther Schofill e Stan Brakhage della School of Art Institute of Chicago. Entrambi i suoi insegnanti lo spingono a studiare lavori e figure significative del cinema d'avanguardia americano, personalità come la grande Maya Deren, Kenneth Anger, Paul Sharits e i già citati Brakhage e Land. Successivamente, Romanek si iscrive all'Ithaca College di New York e alla Roy H. Park School of Communications laureandosi in cinema e fotografia. Nonostante non facesse parte di quegli studenti che Brian De Palma istruiva al Sarah Lawrence College (dove insegnava produzione cinematografica) chiese al regista di poter lavorare accanto a lui. De Palma accettò invitandolo prima sul set di Fury (1978) come assistente di produzione e poi come secondo aiuto regista in Home Movies - Vizietti familiari (1980) con Nancy Allen, Kirk Douglas e Vincent Gardenia. Lì, Romanek conosce quello che è considerato l'alter ego di De Palma, Keith Gordon, con il quale lega moltissimo. Entrambi, hanno una passione per Kubrick e Romanek entra così in confidenza con Gordon da mostrargli i suoi cortometraggi.
Il primo film
Da questa amicizia, nel 1985, nasce l'opera prima di Romanek: Static, sceneggiata e recitata proprio da Keith Gordon e che ha come protagonista femminile Amanda Plummer. Il risultato, seppur soddisfacente, non è grandioso.
I videoclip musicali
Ma a quel punto, archiviato il film, a Romanek viene chiesto un lavoro migliore: quello di dirigere un video musicale di un gruppo britannico New Wave, The The, che fra l'altro avevano collaborato alla colonna sonora di Static.
Romanek parte per Londra ed inaugura a questo punto la sua carriera di regista di videoclip. Sotto la casa di produzione Satellite Films, una divisione della Propaganda Films di Steve Goblin che si occupa appunto della scrittura e della direzione di video musicali, Romanek entra in contatto e lavora accanto alle più grandi star della musica mondiale.
Firma il controverso e ipercriticato "Closer" per gli Nine Inch Nails, ricordato per il suo lato demoniaco e demente, che fra l'altro è la ragione principale della sua popolarità e spingerà il gruppo a volerlo anche per "The Perfect Drug" e per la cover di Johnny Cash "Hurt". Vince il suo primo Grammy Award per la direzione di "Scream" (1996) che segna la collaborazione dei fratelli Michael e Janet Jackson, con un costo di 7 milioni di dollari e con il record del video più costoso della storia della musica. La Jackson, due anni dopo, lo rivorrà per "Got 'Til It's Gone", che gli frutterà un nuovo Grammy. Nel 2002, arriva "Cochise" degli Audioslave, conosciuto per il finale con i fuochi d'artificio che fece pensare ai residenti della San Fernando Valley (dove era stato girato) di essere vittime di un attacco terroristico. A tutti loro si aggiungono: "Free Your Mind" di En Vogue; "Are You Gonna Go My Way" di Lenny Kravitz; "Rain" e "Bedtime Story" di Madonna, "Devil's Haircut" di Beck; "99 Problems" di Jay-Z; "Criminal" di Fiona Apple; "El Scorcho" degli Weezer; "Can't Stop" dei Red Hot Chili Peppers; "Jump They Say" e Black Tie White Noise" di David Bowie; "The More you Ignore me, the Closer I Get" di Morrissey; e "Strange Currencies" dei R.E.M.
Il ritorno al cinema
Nel 2002, fa il suo ritorno al cinema (e non senza grane da parte degli Studios) con un thriller: One Hour Photo. Nel cast, inserisce Connie Nielsen, Michael Vartan, ma soprattutto un Robin Williams platinato e da Oscar che recita il ruolo di Sy Parrish, tecnico di laboratorio di sviluppo e stampa fotografica di un centro commerciale ossessivamente legato a una famiglia che gli porta i loro rullini. Una pellicola che rimane nell'immaginario per la sua amarezza e nitidezza e che, seppur con qualche incongruenza nella sceneggiatura e una psicologia non del tutto completa sui personaggi, colpisce per lo stile efferato, poco glamour, secco, asciutto. Fra bianchi asettici e spazi vuoti, inquadrature imperfette e figure d'attesa, la pellicola ottiene una candidatura per il migliore script al Saturn Award.
Progetti rifiutati e il terzo film
Considerato dalla 20th Century Fox come il potenziale regista del remake del 2006 The Omen, deve lasciare il suo posto a John Moore mentre, nel frattempo viene considerato anche come futuro regista del remake del classico della Universal Wolfman (2010). Ma anche in questo caso abbandonerà il progetto (che finirà nelle mani di Joe Johnston) per problemi di budget, preferendo il più sobrio e fantascientifico Non lasciarmi (2011), tratto dall'omonimo romanzo di Kazuo Ishiguro, con Charlotte Rampling. Avrebbe voluto dirigere Tom Hanks nella trasposizione cinematografica del libro "Un caso freddo" di Philip Gourevitch, ma poi dovette abbandonare il progetto per i soliti problemi con le grandi Majors, così dirige la sua attenzione verso un altro romanzo "In un milione di piccoli pezzi" di James Frey, che però non si trasformò in un lungometraggio per una lunga disputa sull'autenticità dei contenuti del libro.
Altri lavori
Come produttore, finanzierà la pellicola di Scott McGehee e David Siegel Parole d'amore (2005) con Richard Gere, Juliette Binoche, Max Minghella e Kate Bosworth, mentre sarà fotografo di scena per uno dei fantastici corti di Spike Jonze The Vampire Attack (2010).
Romanek è conosciuto anche come uno dei migliori registi di spot pubblicitari (Apple Computer, Acura, Nike, Calvin Klein, American Express, ESPN, Saturn, Honda e Cirque du Soleil), tanto da essere l'attuale rappresentante di una casa di produzione nota come Anonymous Content.
Vita privata
È sposato con l'attrice Brigette Romanek.
