Ha scritto la sceneggiatura di Tár in dodici settimane, ma è stato assente sul grande schermo come regista per sedici. Tom Cruise, suo compagno di set in Eyes Wide Shut, gli disse che sarebbe diventato un grande regista. E aveva ragione.
Todd Field è uno dei rappresentanti più sfaccettati dell'industria cinematografica americana. Ha lavorato come attore, produttore, compositore, sceneggiatore e, infine, come regista.
A dire la verità, aveva cominciato ad avvicinarsi alla cinepresa dopo essere stato scritturato da Woody Allen in Radio Days. Era il 1987. Poi ha continuato a lavorare con alcuni dei più grandi cineasti americani, tra quali, ovviamente, Stanley Kubrick. Ma furono Victor Nuñez e Carl Franklin a incoraggiarlo maggiormente, affinché si iscrivesse all'American Film Institute come directing fellow, cosa che effettivamente fece nell'autunno del 1992.
Da allora, alcuni dei suoi cortometraggi sono stati proiettati all'estero e al Museum of Modern Art, mentre i pochissimi film (ma buonissimi) che ha realizzato l'hanno portato al felice connubio di essere nella top ten dei migliori incassi al botteghino e di essere osannati dalla critica.
Pochissimi film, come si può notare dalla sua breve filmografia, ma tanti progetti abbandonati. Tra il 2008 e il 2016, si diceva che fosse coinvolto nella realizzazione di un film ambientato durante la rivoluzione messicana, il cui ruolo principale sarebbe andato a Leonardo DiCaprio. Poi si è passati a una storia sul baseball della Minor League Baseball, ambientata nel Nord-Ovest degli Anni Settanta. In seguito, ci sono stati dei rumors sugli adattamenti dei romanzi più noti di Cormac McCarthy, Joan Didion e Jonathan Franzen.
Ma per quattro anni Todd Field non ha realizzato nessuna pellicola o scritto alcuna sceneggiatura dallo straordinario ed eccellente Little Children, titolo grazie al quale ha affascinato tutti, mettendosi in mostra per l'impressionante controllo sul difficile materiale di Tom Perrotta e per aver spinto il cast a livelli recitativi di massima emotività, specialmente Kate Winslet, Jackie Earle Haley, Noah Emmerich e Phyllis Somerville, insinuandosi attraverso i loro primi piani sull'espressione di tutti i loro sentimenti.
Così si sono aspettate ancora le sue storie melodrammatiche, il suo farsi narratore del fallimento umano, la padronanza del suo mestiere che molti registi non acquisiranno mai nella loro carriera, almeno fino a quando, con discrezione, non dà alla luce Tár con Cate Blanchett e Nina Hoss. Uno sguardo psicologico sul mondo di una compositrice e una direttrice d'orchestra immaginaria tedesca.
Il suo ultimo sforzo ha ricevuto recensioni entusiaste da parte della critica, soprattutto per la qualità estrema con la quale ha descritto i personaggi e i loro comportamenti e, d'improvviso, ci si è resi conto di aver ricominciato ad aspettare un suo nuovo film.

Studi
Todd Field nasce a Pomona, in California, dove la sua famiglia gestiva un allevamento di pollame. All'età di due anni, i suoi genitori decidono di lasciare quel tipo di attività e di trasferirsi a Portland, in Oregon, dove suo padre lavorerà come commesso viaggiatore e sua madre come bibliotecaria scolastica.
Appassionato di musica jazz fin dai sedici anni, sarà questo genere a fargli conoscere il futuro vincitore di un Grammy Award Chris Botti. Intanto, si avvicinava anche al cinema, lavorando come proiezionista, mentre frequentava il Southern Oregon State College, ad Ashland, con una borsa di studio per la musica. Lascerà l'università per dedicarsi definitivamente alla recitazione a New York, dove entrerà nell'Ark Theatre Company e conseguirà intanto un Master in Fine Arts presso l'AFI.

La carriera di attore
Scelto da Woody Allen per un piccolo ruolo in Radio Days, nel 1987, alternerà piccolo e grande schermo lungo tutti gli Anni Ottanta-Novanta, senza mai riuscire a emergere veramente. Apparirà in Una notte da ricordare, sarà diretto da Roland Joffé in L'ombra di mille soli (1989), sperimenterà un ruolo comico nel piccante e malizioso Corso di anatomia (1989) e continuerà ad apparire in titoli non particolarmente incisivi dal punto di vista qualitativo (Sognando Manhattan, Ruby in Paradiso, Il tuo amico nel mio letto, Frank e Jesse, Parlando e sparlando), almeno fino al blockbuster Twister di Jan de Bont (che lo vorrà anche nell'horror Haunting - Presenze) e all'ultimo film di Stanley Kubrick, Eyes Wide Shut, per poi ripiombare in pellicole non particolarmente riuscite negli Anni Duemila (Stranger Than Fiction - Un incubo senza fine e Ragazze al limite).
Non andrà molto diversamente in televisione. Dopo qualche sporadica apparizione in sitcom come La piccola grande Nell (1987) e Pappa e ciccia (1988) e qualche film tv, reciterà in serial come I racconti della cripta, Il pericolo è il mio mestiere, Chicago Hope, fino a un ruolo di riguardo in Ancora una volta, tra il 1999 e il 2001.
A questo punto, deciderà di smettere di lavorare come attore e di dedicarsi unicamente alla direzione cinematografica, alla quale aveva già cominciato ad approcciarsi firmando alcuni cortometraggi tra il 1992 e il 1995. Opere che poi otterranno numerosi premi.

I film
Nel 2001, dirige Tom Wilkinson e i premi Oscar Sissy Spacek e Marisa Tomei nel suo primo lungometraggio In the Bedroom, su due genitori che decidono di vendicarsi dell'assassinio del loro figlio.
Lo faranno in un ottimo script ricco di sottotesti, memorabile per arguzia ed equilibrio drammatico, senza mai scadere nel sentimentalismo. Le menti distrutte dei due genitori vengono sezionate attraverso la psicologica razionalità del dolore, ma ogni sequenza ha uno stile unico e pensato con attenzione, con il solo scopo di evidenziare la famiglia come infernale nucleo di solitudini e rancori, apatie e tragedie, aderente a un feroce senso di realtà.
La storia non è originale, nasce da un racconto di Andre Dubus che Field ha trovato glaciale ed è quello stesso gelo che ha cercato di imprimere nella pellicola, anche attraverso scelte di montaggio secche e prive di soprassalti, ma privilegiando la terribile lentezza dell'odio. Per queste ragioni, era quasi scontata la candidatura agli Academy Awards per il miglior film e la migliore sceneggiatura non originale.
Dopo quattro anni, arriva Little Children, basato sull'omonimo romanzo di Tom Perrotta, all'interno del quale una relazione extraconiugale, tra una casalinga della provincia americana e un suo vicino di casa, si intreccerà con il ritorno di un pedofilo nel loro quartiere. La polveriera che si creerà sarà il punto di partenza per mostrare il volto perverso delle "tranquille" e solari piccole comunità americane, nonché la mancanza di intimità e di complicità che si instaura nei rapporti umani sui quali esse si fondano.
Ancora una volta, Field conquista una candidatura per la sceneggiatura non originale, vedendo la statuetta andare però a William Monahan e al suo The Departed - Il bene e il male.
Si staccherà dalla letteratura per il suo terzo film, Tár, acclamato successo di recitazione, regia e sceneggiatura e che segnerà il suo ritorno al cinema dopo ben sedici anni di assenza. Anni spesi, ha dichiarato Todd Field, a prendersi cura e a far crescere i propri figli.

Vita privata
Todd Field è sposato con la costumista e sceneggiatrice Serena Rathbun fin dal 1986. La coppia ha lavorato spesso insieme e i due sono diventati genitori degli attori Alida P. Field e Henry Field.