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Christine Lahti

Christine Lahti è un'attrice statunitense, è nata il 4 aprile 1950 a Birmingham, Michigan (USA). Christine Lahti ha oggi 74 anni ed è del segno zodiacale Ariete.

La mamma di River Phoenix

A cura di Fabio Secchi Frau

Una bellissima attrice degli Anni Ottanta-Novanta poco conosciuta in Italia, ma che negli States è una delle attrici più appetitose nel settore film tv e telefilm...Pochi la ricordano, ma cinematograficamente è stata anche la turbolenta madre di River Phoenix.

Gli inizi come mimo
Nata a Birmingham, nel Michigan, figlia di un chirurgo e di un'infermiera con la passione per la pittura, Lahti è di origine finlandese. Dopo aver studiato arte drammatica alla Florida State University e alla University of Michigan (si pagherà gli studi facendo la cameriera e apparendo in qualche spot commerciale), parte per l'Europa (destinazione Scozia) assieme alla Ann Arbor Mime Troupe, un gruppo di attori specializzati nella pantomima. Tornata a New York, continuerà a fare il mimo a Central Park, poi comincerà a lavorare in televisione partecipando ai film tv di Richard Lang The Last Tenant (1978), con Danny Aiello e Lee Strasberg, e Dr. Scorpion (1978), seguito da qualche episodio de The Harvey Korman Show (1978).

Il matrimonio con il regista Thomas Schlamme
Il debutto cinematografico avviene con il film ...E giustizia per tutti (1979) di Norman Jewison, con Al Pacino, Jack Warden, Lee Strasberg e John Forsyth. Poi, nel 1981, entra nella miniserie Wolcott, seguita dal film tv La ballata della sedia elettrica (1982). Dopo la pellicola Di chi è la mia vita? (1981) con John Cassavetes, sposa il regista televisivo Thomas Schlamme che la renderà madre di Wilson, Joseh e Emma Schlamme.

La prima nomination all'Oscar
Una prima nomination agli Oscar e ai Golden Globe arriva per il suo ruolo nel film con Goldie Hawn Tempo di swing (1984) di Jonathan Demme. Ci si accorge improvvisamente di lei e la Lahti viene invitata a partecipare a pellicole come Soltanto tra amici (1986) e Una donna tutta particolare (1987), nonché alla miniserie tv Amerika (1987) con Kris Kristofferson che le frutterà le candidature agli Emmy e ai Golden Globe come miglior attrice non protagonista.

Altri premi negli Anni Ottanta
Ma il ruolo migliore della sua carriera rimane quello di Annie Pope, madre di estrema sinistra che costringe i suoi due figli (uno di questi era il mitico River Phoenix), per via di un attentato da lei causato, a vivere in clandestinità. Il film è Vivere in fuga (1988) e porta le regia di Sidney Lumet e le vale una nuova nomination ai Golden Globe. A questa grande prova d'attrice, segue Regina senza corona (1989) con Tim Robbins, Corso di anatomia (1989) e Bebé mania (1990), ma sembra che le migliori performances Christine Lathi le riservi tutte per il piccolo schermo, come dimostra il Golden Globe vinto per il film tv Non c'è posto come casa (1989), candidato anche agli Emmy.

Il successo in Chicago Hope
Negli Anni Novanta, la vediamo accanto a William Hurt in Un medico, un uomo (1991), poi si impegna in Fuga per un sogno (1992) e il film tv Cuori ribelli (1991), senza contare qualche partecipazione a Frasier (1994). È il serial medico Chicago Hope (1995-1999), della quale ogni tanto è anche regista, a offrirle una maggiore popolarità e le soddisfazioni più grandi. Il ruolo della dottoressa Kathryn Austin, accanto a Adam Arkin, Hector Elizondo, Peter Berg, Vondie Curtis-Hall, Jayne Brook, Rocky Carroll, Mark Harmon, Mandy Patinkin e Thomas Gibson le frutta ben 4 candidature agli Emmy e ben due statuette, poi una nomination ai Golden Globe e un Golden Globe! Disgraziatamente, quando vinse proprio quest'ultimo premio, la Lahti si trovava in bagno! L'anno successivo, per ridere di questa situazione, presentò i Golden Globe con un pezzo di carta igienica attaccata sotto le sue scarpe!

L'Oscar per il miglior cortometraggio
Spiritosa e particolarmente bella, recita anche ne Premonizioni (1995) e L'eroe del cielo (1996), ma si aggiudica l'Oscar non per una migliore interpretazione protagonista o non protagonista, ma per il miglior cortometraggio: Leiberman in Love (1995), da lei diretto, con Danny Aiello. Nel 1996, lavora con Jack Lemmon in A Weekend in the Country, poi è diretta da Goldie Hawn in Hope (1997) e partecipa al film Giustizia sommaria (1999). Nominata nuovamente ai Golden Globe come miglior attrice per il film tv An American Daughter (2000), recita in un episodio di Ally McBeal (2001) e in una stagione di Jack & Bobby (2004-2005) con Matt Long, Logan Lerman, John Slattery, Jessica Paré, Bradley Cooper e Dean Collins, conquistandosi una nuova candidatura ai Golden Globe. Attivista politica, molto amica di Sally Field, Jane Fonda, Pamela Martin e l'autrice teatrale Eve Ensler ha protestato contro il governo messicano per alcune leggi misogine.

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