Henry Thomas nasce il 9 settembre 1971 e, appena cinque anni dopo, già sa cosa vuole fare nella vita: l'attore. Gli ci vuole ancora qualche tempo (deve infatti aspettare il 1979) prima che la madre lo accontenti accompagnandolo ad un provino nella città natale di San Antonio, in Texas, ma è solo il principio di un'avventura che nel giro di breve tempo lo porta a recitare per Spielberg nel ruolo del giovane amico di E.T..
Primi ruoli
I primi ruoli (ma non per questo marginali). Procedendo con ordine, tuttavia, troviamo il piccolo Thomas in Raggedy man (1981), il suo film d'esordio, nei panni del figlio di Sissy Spacek e ugualmente sugli schermi televisivi nel fantasy The steeler and the Pittsburgh kid, dello stesso anno. Finché non arriva nel 1982 alla fama recitando, come anticipato, in E.T. l'extraterrestre, uno dei capolavori più conosciuti di Spielberg e forse fra i più teneri e amati dal pubblico. Henry è qui Elliot, la guida terrestre e protettrice dell'alieno hollywoodiano, che regala una performance fra le più dense di sentimento mai fatte nella storia del cinema, soprattutto in considerazione dell'età e delle minime esperienze precedenti del protagonista, per non parlare del fatto che si trattava per lui di recitare di fronte a un vero e proprio effetto speciale.
Post E.T. e l'interruzione
Il primo progetto a cui partecipa dopo essersi ripreso dall'improvvisa fama è Misunderstood (1984), un denso dramma sulla riconciliazione fra un padre appena rimasto vedovo (Gene Hackman) e il figlio lontano, ruolo, quest'ultimo, in cui ancora Thomas dà prova di essere abile nel far passare le emozioni attraverso uno schermo. Contemporaneo è un thriller di Hitchcock, il geniale Cloack and Dagger, girato a San Antonio e destinato ad essere l'ultimo film di Hollywood per una decina d'anni; il nostro attore infatti figura nell'avventura australiana che è Frog dreaming/the quest (1985), prima di prendersi una pausa dalla recitazione che dura quattro anni.
Di nuovo al lavoro
Thomas ritorna sugli schermi in Murder one (1988), un lungometraggio canadese che racconta di tre giovani evasi di prigione che rimangono coinvolti in un omicidio dopo aver rubato un'automobile. In seguito Henry Thomas, all'età di diciassette anni, dà prova di sapersi calare in tutt'altro genere di ruoli, com'è quello dell'insegnante di musica raggirato in Valmont, del regista Milos Forman. Per la televisione viene invece chiamato, in particolare per le capacità dimostrate nel calarsi nei panni di giovani introversi e solitari, a recitare in Psycho IV (1990) e, ancora per il piccolo schermo, in Curse of the starving class (1995) come Raymond Buckey, poi in Indicment: the McMartin Trial (1995) e Riders of the purple sage (1996).
Thomas torna in ruoli da protagonista nei lungometraggi americani a partire dal film fantastico Bagliori nel buio (1993) e anche in Vento di passioni (1994), interpretando l'idealista fratello minore di Aidan Quinn e Brad Pitt. Successivamente, nella commedia Hijacking Hollywood del 1996 dipinge il personaggio di un aspirante regista meticoloso e sollecito, è anche in Niagara, Niagara e Suicide kings l'anno dopo e nel 1999 in Fever, in The quickie e Dead in the water nel 2001. L'attore è anche presente nella miniserie trasmessa sui canali statunitensi Moby Dick nei panni di Ishmael, nella commedia The happy face murders (1999) e in All the pretty horses, del regista Billy Bob Thornton. Qualche anno dopo, nel 2002, Thomas recita in Gangs of New York, il famoso e cruento film di Martin Scorsese; lo ritroveremo presto al cinema in Dear John, di Lasse Hallström dove ha interpretato la parte di Tim Wheddon.
