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Eva Marie Saint

Eva Marie Saint. Data di nascita 4 luglio 1924 a Newark, New Jersey (USA).
Nel 1955 ha ricevuto il premio come miglior attrice non protagonista al Premio Oscar per il film Fronte del porto. Eva Marie Saint ha oggi 99 anni ed è del segno zodiacale Cancro.

L'attrice che ha amato (sullo schermo) Marlon Brando e Cary Grant

A cura di Annalice Furfari

Sul grande schermo, ha fatto innamorare due degli uomini più affascinanti della storia del cinema. L'attrice americana Eva Marie Saint ha esordito in televisione e poi a Broadway, dove è stata notata e scelta per il ruolo della figlia del portuale di Fronte del porto, in cui fa capitolare Marlon Brando. Questo film le è valso l'Oscar come migliore attrice non protagonista e l'ha segnalata come interprete dotata di promettenti qualità, non confermate del tutto nelle caratterizzazioni successive. La sua bellezza algida e spigolosa, che non combaciava con i canoni estetici dell'epoca, e le sue performance emotivamente complesse hanno fatto colpo anche sul maestro del brivido Alfred Hitchcock, che ha rivelato al mondo la sensualità dell'attrice, nei panni di un misterioso agente che affianca Cary Grant in Intrigo internazionale.

I ruoli importanti e il successo
Eva Marie Saint nasce a Newark, nel New Jersey, il 4 luglio 1924. Dopo aver studiato alla Betlemme Central High School di Delmar, scopre la passione per l'interpretazione e studia recitazione alla Bowling Green State University, dove si laurea nel 1946. Dà avvio alla sua carriera di attrice lavorando, negli anni '40, in drammi radiofonici e televisivi, dove si fa conoscere con rappresentazioni sensibili di giovani donne, in particolare con il personaggio di Emily Webb, al fianco di Paul Newman e Frank Sinatra, in una produzione di Our Town per "Producers' Showcase" della NBC e per il ruolo di E. G. Marshall in Middle of the Night per "Philco TV Playhouse". I suoi consensi sono talmente elevati che l'attrice si merita l'appellativo di Helen Hayes della televisione. Nel 1954, all'età di 30 anni, la Saint fa il suo debutto sul grande schermo grazie al regista Elia Kazan, che la sceglie per la parte di Edie Doyle in uno dei suoi capolavori, Fronte del porto, in cui Marlon Brando interpreta uno scaricatore di porto ed ex pugile che si ribella alla corruzione criminale del sindacato dei portuali di New York. Il film vince ben sette Oscar, tra cui quello per la migliore attrice non protagonista andato alla Saint, che convince tutti con la tenerezza e la sensibilità autentiche che infonde al suo personaggio e con uno stile di recitazione vero, senza forzature da melodramma. Il successo del film lancia la carriera dell'attrice esordiente a Hollywood. Dopo la commedia Quel certo non so che (1956) di Melvin Frank e Norman Panama, la Saint riceve una nomination ai Golden Globes nelle vesti della moglie incinta del tossicodipendente veterano di guerra incarnato da Don Murray in Un cappello pieno di pioggia (1957) di Fred Zinnemann, uno dei primi film sulla droga. L'attrice incarna poi una ex fidanzata ancora innamorata di un uomo sposato nel melodramma L'albero della vita (1957) di Edward Dmytryk. Questi personaggi innamorati, romantici, apparentemente fragili ma capaci di emozioni forti, sono all'opposto del ruolo che Alfred Hitchcock sceglie per la Saint: quello di Eve Kendall, una seducente e algida spia che si innamora del dirigente pubblicitario interpretato da Cary Grant in Intrigo internazionale (1959). La trasformazione da dolce casalinga a femme fatale, con tanto di taglio di capelli ampiamente pubblicizzato, riesce appieno e zittisce gli scettici.


Una popolarità discendente
All'apice della celebrità, negli anni Sessanta la Saint decide di ridurre gli impegni di lavoro, per stare accanto al marito, il regista Jeffrey Hayden, e ai loro due figli. I ruoli giunti in seguito non saranno mai all'altezza di quelli avuti in Fronte del porto e Intrigo internazionale. Con poche eccezioni, come quella della coraggiosa infermiera americana interpretata nel kolossal storico sulla nascita dello Stato di Israele, Exodus (1960) di Otto Preminger. Nel 1962 incarna la ragazza che si innamora del perdigiorno Warren Beatty, che la mette incinta e poi la abbandona, nel film E il vento disperse la nebbia di John Frankenheimer. Dopo il dramma ambientato durante la Seconda guerra mondiale, Le ultime 36 ore (1964) di George Seaton, la vediamo al fianco degli innamorati Elizabeth Taylor e Richard Burton nel melodramma Castelli di sabbia (1965) di Vincente Minnelli. Nel 1966 si unisce al cast all star della commedia satirica Arrivano i russi, arrivano i russi di Norman Jewison. È la donna di un pilota di Formula 1 nel primo film sulle corse d'auto, Grand Prix (1966) di John Frankenheimer. Dopo il western La notte dell'agguato (1969) di Robert Mulligan, con Gregory Peck e Robert Forster, è particolarmente apprezzata nei panni della moglie tradita dal tormentato artista pubblicitario incarnato da George Segal in Loving, gioco crudele (1970) di Irvin Kershner. In assenza di copioni interessanti, negli anni '70 la Saint abbandona quasi totalmente la carriera cinematografica per dedicarsi alla televisione, come interprete di serie e film tv di successo, tra cui Alla conquista del west (1977), Taxi (1978), Un posto per l'inferno (1979), La maledizione di Tutankamen (1980), The Best Little Girl in the World (1981), Splendore nell'erba (1981), Giustizia sarà fatta (1984), Luce nel buio (1984) e Moonlighting (1986-1988), serie tv in cui la vediamo nei panni della madre di Cybill Shepherd, investigatore privato al fianco di Bruce Willis. Nel 1986 l'attrice torna per la prima volta sul grande schermo, dopo oltre un decennio di assenza, per interpretare la madre di Tom Hanks nella commedia Niente in comune di Garry Marshall, storia di un pubblicitario che entra in crisi a causa della separazione dei genitori. I critici non fanno in tempo ad applaudire il suo ritorno al cinema che la Saint è di nuovo coinvolta in numerosi progetti sul piccolo schermo, come la miniserie People Like Us (1990), che le vale un Emmy come migliore attrice non protagonista. Di nuovo al cinema tra la fine degli anni Novanta e i primi Duemila, recita in opere che finiscono per lo più nel dimenticatoio, come Sognando l'Africa (2000) di Hugh Hudson, con Kim Basinger, o Il mio amico a quattro zampe (2005) di Wayne Wang. Nel 2005 è la madre del protagonista Howard Spence (Sam Shepard), attempato attore di film western, in Non bussare alla mia porta di Wim Wenders, mentre l'anno successivo interpreta Martha Kent, la madre adottiva di Superman, in Superman Returns di Bryan Singer. Nel 2014 la vediamo in Storia d'inverno di Akiva Goldsman, con Colin Farrell nei panni di un ladro che si innamora della donna che intende derubare.

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