•  
  •  
  •  
Apri le opzioni

Rassegna stampa di Claude Sautet

Claude Sautet è un attore francese, regista, scrittore, sceneggiatore, è nato il 23 febbraio 1924 a Montrouge (Francia) ed è morto il 22 luglio 2000 all'età di 76 anni a Parigi (Francia).

LIETTA TORNABUONI
La Stampa

Regista dei sentimenti, narratore delle ansie borghesi negli Anni Sessanta, autore de L'amante (Les choses de la vie) e di Un cuore in inverno non era un genio, non lavorava moltissimo (aveva diretto tardi la prima opera, realizzato quattordici film in una quarantina d'anni di carriera), prediligeva certi attori (Michel Piccoli in quattro film, Yves Montand in tre). Era un cineasta francese classico: per il suo percorso, per la coerenza tematica e stilistica del suo mondo, per lo sguardo esemplare sul suo tempo. Diceva Truffaut: «Le cinéma de Sautet c'est la vie», è la vita. Figlio d'un uomo d'affari, critico musicale, sceneggiatore, aiuto regista di Jacques Becker e di Georges Franju, cominciò con il dirigere polizieschi d'azione pura e di letteratura dei comportamenti. Nel 1969 L'amante, con Michel Piccoli, Romy Schneider, Lea Massari, dette inizio a una serie sulla società francese, un ciclo balzachiano spesso venato d'autobiografia e di malinconia che senza la minuzia del cronista ma con la forza del romanziere affrontava appunto le cose della vita, l'amicizia, l'amore, la morte, l'intreccio promiscuo dei desideri, i sentimenti quotidiani, le strutture di autorità e dipendenza, le ambizioni sbagliate o velleitarie, l'eccitazione del successo sociale e la mortificazione dell'insuccesso, la riflessione sui limiti oltre i quali il nostro biglietto è scaduto. Film popolari, recitati dai massimi divi francesi, realizzati con accuratezza perfetta: È simpatico ma gli romperei il muso (César et Rosalie), Tre amici, le mogli e (affettuosamente) le altre (Vincent, Francois, Paul... et les autres), Una donna semplice (Une histoire simple), Mado, Il commissario Pellissier, Garcon!. Nel 1988 Qualche giorno con me e poi nel 1992 Un cuore in inverno, centrati sullo stesso interprete Daniel Auteuil e su un analogo personaggio solitario quasi autistico, infine Nelly e Monsieur Arnaud nel 1995, segnano in Claude Sautet un grande cambiamento, una terza fase: il suo cinema si fa più introspettivo e nevrotico, emerge un volto oscuro sino allora sconosciuto del regista, una malattia dell'anima e magari non soltanto dell'anima. A Firenze dove France Cinéma gli dedicava un omaggio antologico, Sautet, maestro di psicologie e di passioni occultate, pareva non scostante ma sperduto in un cinema contemporaneo che non era più il suo, che sembrava apprezzare poco la finezza, la sottigliezza,i sussulti del cuore: pareva lontano, già remoto.

Vai alla home di MYmovies.it »
Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | Serie TV | Dvd | Stasera in Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | TROVASTREAMING
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati