Nora Ephron nasce come giornalista e saggista, e ancora giovanissima colleziona un sostanzioso corpo di pubblicazioni sull'Esquire, il New York Times Magazine e il New York Magazine. Presto però si affaccia al mondo della letteratura romanzata, pubblicando racconti e romanzi in cui già sono presenti i caratteri distintivi della sua scrittura: la presenza di personaggi femminili forti e indipendenti; l'attenzione per i rapporti amorosi che si aggiornano; le crisi degli affetti.
Nora è figlia d'arte: i suoi genitori, Phoebe e Henry Ephron erano infatti due sceneggiatori di successo per Hollywood. Tra i loro film Carousel di Henry King e Follie dell'anno con Marilyn Monroe, ma è interessante il caso di Prendila, è mia che racconta proprio le vicende autobiografiche dei coniugi Ephron alle prese con l'irrequieta adolescente contestatrice Nora. Un grande affetto ha sempre legato Nora ai suoi, sebbene ormai sessantaquattrenne la scrittrice li abbia accusati pubblicamente di aver rovinato la vita della sorella minore Delia col loro alcolismo distruttivo. Dipendenza che sarebbe insorta abbastanza tardi da preservare Nora, ma non Delia. Nora ha dichiarato "con loro io ho vissuto come in una sitcom. Ma per Delia è stato come vivere in un ospizio per accattoni".
Assieme a Delia ha inoltre scritto la maggior parte dei film che ha diretto, a partire dall'esordio This is my life e fino all'ultimo Vita da Strega. Ha un'altra sorella, Amy, che nel 1998 ha esordito al cinema come - indovina un po' - scrittrice. È un vizio di famiglia.
Nora è al terzo matrimonio. Il fallimento del primo è diventato materia organica per un suo libro, poi divenuto un film di successo con Jack Nicholson e Meryl Streep: Affari di cuore, diretto da Mike Nichols.
È ora sposata con Nicolas Pileggi, giornalista di cronaca nera, ovviamente scrittore cinematografico e noto per aver sceneggiato Quei bravi ragazzi e Casinò di Scorsese.
I due figli Jacob e Max Bernstein hanno solo sfiorato il mondo del cinema, in produzioni della madre, ma se buon sangue non mente...
Il suo film forse destinato al successo più duraturo è Harry ti presento Sally, diretto da Rob Reiner, ormai un classico del romanticismo metropolitano. Ma anche Insonnia d'amore e C'è post@ per te sono stati grandi successi di pubblico.
Sebbene la scrittura della Ephron sia sicuramente talentuosa e pregna di acute riflessioni sulle relazioni interpersonali e la condizione della donna, in fase di regia non è accompagnata da alcun virtuosismo o particolare ricerca stilistica: per la Ephron la regia è puro mestiere. Ne vengono fuori commedie rosa sempre gradevoli, ma mai memorabili.
