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Rassegna stampa di Michael Crichton

Michael Crichton è un regista, produttore, scrittore, sceneggiatore, è nato il 23 ottobre 1942 a Chicago, Illinois (USA) ed è morto il 4 novembre 2008 all'età di 66 anni a Los Angeles, California (USA).

RICCARDO CHIABERGE
Il Sole-24 Ore

L'ironia delle Parche ha fatto incrociare i loro destini in una giornata storica. Martedì4 novembre 2008, nelle stesse ore in cui il pianeta era abbagliato dalla supernova di Barack Obama, ultima incarnazione del sogno americano, a Los Angeles si spegneva un'altra stella, che dell'America aveva interpretato soprattutto gli incubi: Michael Crichton, incontestato re del 'echno-thriller, l'autore miliardario di Jurassic Park. Il cancro se l'è portato via a 66 anni, e neppure i suoi eroi in camice bianco, i medici in prima linea di ER, hanno potuto strapparlo alle fauci del mostro.

CHARLES MCGRATH
The New York Times

Michael Crichton, who died on Tuesday at the age of 66, was like a character in a Michael Crichton novel. He was unusually tall (6 feet 7 inches), strikingly handsome and encyclopedically well informed about everything from dinosaurs to medieval banquet halls to nanotechnology. As a writer he was a kind of cyborg, tirelessly turning out novels that were intricately engineered entertainment systems. No one — except possibly Mr. Crichton himself — ever confused them with great literature, but very few readers who started a Crichton novel ever put it down.
Most of his books relied on a simple formula. Like a scientist in a lab, Mr. Crichton (who had been a medical doctor before turning to fiction) would introduce some worrisome new specter into his fictional universe and then watch it run amok. Sometimes the menace was biological, like the space-borne plague in an early novel, “The Andromeda Strain,” or the genetically engineered dinosaurs in “Jurassic Park” and its sequel, “The Lost World.” And sometimes the problem was human beings, like the Japanese businessmen in “Rising Sun” intent on taking over the United States economy, or the rapacious female executive in “Disclosure.” The implicit prophecies embedded in those two books — a world run by sinister, unreadable Asians or castrating female honchos — proved to be wide of the mark, which was perhaps slightly embarrassing to Mr. Crichton, but that did not deter him from speculating, in his 2004 novel, “State of Fear,” that global warming might be a hoax.

TULLIO AVOLEDO
Il Giornale

È incredibile pensare che Michael Crichton non ci sia più. Che a 66 anni si siano spenti il cuore e la mente del romanziere che più di ogni altro ha saputo convincerci che la scienza è la nuova religione dei nostri tempi. Un maestro di storie, ma anche di divulgazione scientifica. E non è poco.
Ricordo l'emozione provata leggendo per la prima volta due romanzi (diventati poi classici, ma allora novità esplosive) come La grande rapina al treno e Congo. Ricordo quanto ne rimasi colpito. Puoi leggere un quintale di libri di Clive Cussler o di Robert Ludlum, per dire, e, pur divertendoti da matti, non ne sarai arricchito di un solo grammo, in termini di conoscenza del mondo. Ma se leggi un libro di Crichton ne esci ogni volta più ricco. Non necessariamente più intelligente (i libri non fanno miracoli), ma più preparato a capire il mondo di incredibili mutamenti in cui viviamo e quello ancora più incredibile in cui potremmo trovarci a vivere domani. Leggi La grande rapina al treno e finisci per conoscere l'Inghilterra vittoriana come un contemporaneo di Dickens. Leggi Congo e impari un'infinità di nozioni su tante cose: dalla tecnologia dei computer alla geografia, alla storia dell'Africa.

DARIO OLIVERO
La Repubblica

Forse l'ironia aveva preso il posto della sua sfrenata fantasia. E la sua fama di creatore di dinosauri clonati aveva superato la sua bravura di sceneggiatore. Chi ha letto Next, il suo ultimo romanzo, ci ha trovato pesci sponsorizzati da multinazionali e qualche citazione di un buffo presidente del Consiglio di un Paese lontano (l'Italia) alle prese con curiosi esperimenti sebacei. Chi è stato dipendente dalle prime stagioni di E.R. - Medici in prima linea (tuttora in corso), sa quale macchina perfetta fosse quella serie e quale rivoluzione portò nel linguaggio televisivo. E' morto all'improvviso, era malato da tempo, pochi lo sapevano. In Memoriam, Michael Crichton, 1942-2008, come semplicemente si legge sul suo sito Internet. Dove si annunciano funerali privati.

ROBERTO BERTINETTI
Il Messaggero

«Negli ambienti intellettuali mi guardano dall'alto in basso, mentre i quotidiani popolari mi ritengono troppo intellettuale. Insomma, assomiglio a un pipistrello, che dagli uccelli viene trattato come un mammifero e tra i mammiferi è ritenuto un uccello», aveva detto di sé in una recente intervista Michael Crichton, lo scrittore americano scomparso ieri a causa di un cancro ad appena sessantasei anni. Crichton amava ridere di questa difficoltà dei commentatori nel collocare le sue opere.
«E' un loro problema. Io sono un narratore e ne vado orgoglioso», aveva aggiunto. In effetti, Crichton è stato narratore dotato di un enorme talento, tra i più prolifici e geniali della letteratura Usa di fine Novecento, capace di innovare il genere della fantascienza in virtù di audaci sperimentazioni ma coraggioso al punto di misurarsi con temi decisamente più difficili per il semplice gusto della sfida, senza sentirsi troppo legato alle mode del momento.

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