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Rassegna stampa di John Malkovich

John Malkovich (John Gavin Malkovich ) è un attore statunitense, regista, produttore, è nato il 9 dicembre 1953 a Christopher, Illinois (USA). John Malkovich ha oggi 70 anni ed è del segno zodiacale Sagittario.

FABIO RIZZO
MYmovies.it

Nel 1976 fonda con Gary Sinise lo Steppenwolf Theater Company di Chicago dove dirige e interpreta numerose produzioni teatrali poco commerciali ma di alto livello artistico. Dopo aver preso parte ad alcuni TV movies, nel 1984 recita a Broadway in coppia con Dustin Hoffman nella riedizione di Morte di un commesso viaggiatore, da cui sarà tratta una versione cinematografica interpretata da entrambi. Nello stesso anno approda al grande schermo con i film Le stagioni del cuore, che gli vale la nomination all'Oscar come attore non protagonista a fianco di Sally Field, e Urla dal silenzio, nel ruolo di un fotoreporter americano in Cambogia. Lo zoo di vetro diretto da Paul Newman, L'impero del sole di Spielberg e Gli irriducibili dell'amico Sinise rappresentano altre importanti tappe per la sua carriera, ma la notorietà e la consacrazione definitiva presso il grande pubblico gli giungono nel 1988 con Le relazioni pericolose di Frears, tratto dall'omonimo romanzo epistolare di De Laclos. Qui la sua caratterizzazione dello sfrontato libertino Valmont è davvero calzante, raro esempio di personaggio letterario che rivive nel cinema conservando intatti il fascino e lo spessore originari. Dopo la convincente interpretazione del problematico e tormentato Port di Il tè nel deserto di Bertolucci e quella del rude ritardato mentale di Uomini e topi, ancora per la regia di Sinise, Malkovich ottiene la sua seconda nomination all'Oscar come attore non protagonista lavorando con Clint Eastwood in Nel centro del mirino, del 1993, dove impersona un attentatore politico psicopatico. Negli anni successivi conferma la sua versatilità alternandosi tra opere d'autore quali Al di là delle nuvole della inedita coppia Antonioni - Wenders e Il mistero del convento del portoghese Oliveira, la commedia impegnata Ritratto di signora della Campion e film d'azione e d'avventura come Con Air, Scomodi omicidi e La maschera di ferro. Nel 1999 interpreta se stesso in Essere John Malkovich del sorprendente Spike Jonze. Non bello, quasi calvo, dall'aria scostante e antipatica ma con uno sguardo intenso e magnetico, esercita una certa attrazione sul pubblico femminile. Carismatico, il suo modo d'essere istrionico lo avvicina a Jack Nicholson, con una solida preparazione di base e dotato di un'intelligenza mimetica che lo rende capace di trovare ed esprimere le più sottili sfumature psicologiche , Malkovich ha tra i suoi meriti anche quello di aver fin qui saputo evitare progetti o produzioni scadenti. Può senza dubbio essere considerato uno dei migliori attori in circolazione.

IRENE ALISO
L'Espresso

John Malkovich non si guarda mai allo specchio. Appena un'occhiata al mattino, quando rifinisce la barba che ha lasciato crescere un po' più lunga sulle guance pallide. « Non mi piace soffermarmi sulla mia immagine. Io sono quel che sono. La smania di definirmi la lascio agli altri». Definirlo, in effetti, non è un'impresa facile. Attore, regista, produttore, corpo e volto mutante a servizio di caratteri inquieti, Malkovich è un po' Valmont e un po' Port Moresby, eternamente sospeso tra la squisita efferatezza de "Le relazioni pericolose" e il languore de "Il tè nel deserto". Visto da vicino, con la pelle diafana e un'eleganza ultraterrena che lo rende vagamente alieno, si fatica a immaginarlo preso negli ingranaggi della macchina hollywoodiana. Eppure, lui, che nella vita ha trovato riparo dalle turbolenze dello show-business in Francia, dove vive con la moglie italiana e i due figli, ha attraversato nell'ultimo anno, oltre a qualche festival come il Capri-Hollywood, sei diversi set: passando dall'adattamento cinematografico di "Vergogna" di J. M. Coetzee, diretto da Steve Jacobs, alle ombre noir di Clint Eastwood in "The Changeling", dal fantascientifico "The Mutant Chronicles" al thriller "Afterwards" alla magia di "The Great Buck Howard", accanto a Toni Hanks. Fino ad approdare alla satira spionistica dei pluripremiati fratelli Coen "Burn After Reading". «A Hollywood mi sono sempre sentito un po' diverso», racconta, con la voce non più alta di un sussurro, «probabilmente lo devo al fatto di aver lavorato molto con registi europei come Bertolucci, De Oliveira e Antonioni. Ma dai maestri ho imparato che il cinema è un linguaggio universale. Se un regista è bravo, sul set ci si capisce anche se non si parla la stessa lingua. Nel giro di pochi mesi, sono stato diretto da Eastwood, i Coen e Raul Ruitz: con tutti loro, bastava un gesto per intendersi. Quando la macchina partiva, non c'era bisogno di dirsi altro».

PRESSBOOK

È sicuramente una delle figure più affascinanti del cinema americano. L’attore vanta una carriera ventennale contraddistinta da successi straordinari sia nel campo della filmografia indipendente che in quello del cinema tradizionale. Membro direttivo della popolare compagnia teatrale Steppenwolf Theatre Company di Chicago, Malkovich ha profondamente influenzato il panorama teatrale americano sia come produttore che come regista e attore. Lo spirito innovativo dello Steppenwolf forgerà la società di produzione di Malkovich, la Mr. Mudd, dove si cela la forza creativa di alcuni dei film più interessanti degli ultimi 10 anni, inclusi Ghost World e Juno.
Malkovich rappresenta uno degli attori più ricercati di Hollywood, grazie anche ad alcuni importanti progetti che hanno fatto strada partendo dal mondo teatrale. Prima fra tutte, la commedia dei fratelli Coen Burn After Reading – A prova di spia, dove Malkovich recita al fianco di un cast stellare composto da Brad Pitt, George Clooney, Frances McDormand e Tilda Swinton. Il film, che debutterà al Festival del Cinema di Venezia 2008, racconta gli avvenimenti che seguirono al ritrovamento del memoriale di un agente della CIA da parte di due personaggi privi di scrupoli che tentano di venderlo. Il film uscirà nelle sale americane il 12 settembre 2008.

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