Nome d'arte di Grethe Gerda Kornstadt, nata a Stettino in Polonia nel 1907, assunse il cognome della nonna (Parlo) di origini spagnole. Dita Parlo, dopo aver studiato danza e recitazione alla scuola dell'UFA, cominciò a lavorare come attrice in Germania, fino ad essere notata dal produttore Erich Pommer che la lanciò come protagonista nel 1928 con La donna con la maschera.
Un altro grande successo arriva nel 1928 con il film di Joe May Il canto del prigioniero (Heimkehr), accanto a Lars Hanson e Gustav Frölich, e quasi contemporaneamente la Parlo approda in Francia dove appare, tra gli altri, ne Il tempio delle tentazioni (Au bonheur de dames) di Julien Duvivier dal romanzo di Zola, L'Atalante di Jean Vigo, La grande illusione di Jean Renoir.
Aiutata dal fatto di parlare molte lingue, approda anche a Hollywood, dove viene lanciata da Artiglio rosa (The Honor of the Family, 1931) di Lloyd Bacon, anche se il suo periodo americano non dura molto. La Parlo torna così in Europa, lavorando con Pabst (Mademoiselle Docteur) e Wiene (Ultimatum), prima di appartarsi definitivamente dopo aver girato nel 1965 La dame de pique di Keigel. Muore a Parigi nel 1971.