Rassegna stampa di Fred MacMurray

Eccellente sunatore di sassofono, iniziò facendo la comparsa per mantenersi agli studi. Notato da un agente hollywoodiano apparve in ruoli minori finché Wesley Ruggles lo volle come protagonista di Giglio d'oro (1935). Il film, nel quale recitava a fianco di Claudette Colbert, ne fece un divo, tanto che la coppia girò assieme altre sei pellicole. Alto, di bell'aspetto e dotato di un'innata duttilità artistica, fu credibile nei personaggi più disparati, in film polizieschi, d'azione, drammatici o brillanti. Di particolare rilievo le sue interpretazioni in La fiamma del peccato (1944, di Billy Wilder, in cui diventa assassino per amore della Stanwyck) e L'ammutinamento del Caine (1954; dove recita il ruolo dell'intellettuale che aizza gli ufficiali alla ribellione contro il comandante, salvo poi tirarsi indietro al momento del processo), che gli valse la candidatura al premio Oscar. Negli ultimi anni della carriera l'attore si è specializzato in ruoli leggeri, apparendo anche in alcuni film di Disney e alla televisione. Ha sposato Lillian Lamont (del quale è rimasto vedovo) e June Haver. E stato uno degli uomini più ricchi degli Stati Uniti d'America.