Regista, non essere solidali con i rifugiati sarebbe disumano
ROMA, 14 LUG - C'è un angelo siriano che guarda Una
Luna chiamata Europa al centro di Jupiter's Moon di Kornel
Mundruczo, un film ungherese passato a Cannes e ora in sala
distribuito da Movies Inspired. è la storia di Aryan (Zsombor
Jeger), un giovane immigrato che, dopo essere stato ferito
mentre cercava di attraversare illegalmente la frontiera
ungherese, scopre che ha la capacità di volare. Aryan diventa
una sorta di angelo salvifico, anche rispetto al cinico dottor
Stern (Merab Ninidze) che pensa di sfruttare le sue capacita'
per far soldi. Entrambi inseguiti da Laszlo (Gyorgy Cserhalmi)
perfido poliziotto corrotto. Mundruczo viaggia, anzi vola
attorno all'idea del miracolo. Solo quello potrà salvare
l'Europa. Infatti il titolo fa riferimento al pianeta di Giove
di nome Europa dove sembra ci possa essere vita e speranza.
"Durante un tour teatrale ho visitato un campo rifugiati a
Bicske, in Ungheria. Ciò che ho visto mi ha sconvolto". Non si
può essere testimoni di questo senza sentirsi solidali. Sarebbe
disumano".
(ANSA)