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In attesa degli Oscar. Tutto ciò che c'è da sapere sull'edizione 2018

Battaglie, curiosità, favoriti e candidati italiani in corsa. Ecco le informazioni utili per non arrivare impreparati alla cerimonia di premiazione di questa notte.
di Ilaria Ravarino

domenica 4 marzo 2018 - Oscar

Si parlerà di Trump, senz'altro. E degli Oscar che quest'anno, finalmente, sono un pizzico meno #sowhite. Ma dopo gli abiti neri dei Golden Globes, le rose bianche dei Brits, le attiviste sul red carpet dei Bafta e il panel all women degli Screen Actors Guild Awards, l'aspettativa è alta soprattutto nei confronti dei movimenti #metoo e Time's Up, che difficilmente si lasceranno scappare una vetrina prestigiosa come quella degli Academy Awards.

"Molestie? Se ne parlerà - ha già annunciato il presentatore Jimmy Kimmel - non saranno l'elefante nella stanza di questa edizione". Eppure, secondo Channing Dungey, capostruttura alla ABC (che trasmetterà la cerimonia live), "anche se abbiamo intenzione di rispettare il movimento Time's Up e di fare in modo che il loro messaggio sia ascoltato, il centro dell'attenzione deve rimanere sui film e sugli artisti, che sono i veri protagonisti della serata".
Ilaria Ravarino

Al momento le portavoce del movimento - che secondo rumors starebbero discutendo con i producer dello show i dettagli di una loro presenza sul palco - preferiscono non commentare. L'abito nero non sarà ufficialmente richiesto, esclusa la possibilità (suggerita e scartata recentemente anche nella capitale tedesca, durante la Berlinale) di un "tappeto nero", gradita invece una spilla del movimento da appuntate al vestito.


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In foto Kimmy Kimmel.
La statuetta.
Le statuette.

La cerimonia si svolgerà presso il Dolby Theatre di Los Angeles e sarà condotta ancora una volta da Jimmy Kimmel, già alla guida dell'edizione 2017. L'obiettivo è far meglio dell'anno scorso, quando gli Oscar sono stati seguiti da 32 milioni di spettatori, toccando il secondo risultato più basso dal 1974. Un grosso problema, se si considera che il telecast della trasmissione genera l'80% dei 136 milioni di dollari annui messi in moto dalla macchina dell'Academy Awards. Solo la ABC paga i diritti dello show 75 milioni di dollari. E uno spot di trenta secondi durante la trasmissione arriva a costarne quasi tre.

A salire sul palco e consegnare i premi saranno molte "nuove" star, tra cui Kelly Marie Tran, Kumail Nanjiani, Tiffany Haddish, Gina Rodriguez, Gal Gadot e Daniela Vega, prima attrice transessuale a ricevere questo onore.
Ilaria Ravarino

Assente illustre Casey Affleck, che avendo vinto nella categoria Miglior Attore l'anno scorso sarebbe dovuto ritornare - secondo tradizione - per presentare il premio alla Migliore Attrice. Lo scorso gennaio tuttavia Affleck ha declinato l'invito, preoccupato che le denunce ricevute per molestie potessero trasformarlo in un facile bersaglio della serata: "Apprezziamo la volontà di mantenere l'attenzione sullo show e sul gran lavoro che c'è dietro", il commento ufficiale dell'Academy. E ancora, tra i volti noti della serata potrebbero anche riproporsi i due protagonisti del celeberrimo scambio di buste dell'anno scorso. I producers non negano né confermano: "Alcune persone diventate leggenda - dicono - torneranno tra i presentatori".


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In foto Casey Affleck.
In foto Gal Gadot.
In foto Kumail Nanjiani.

Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino, terzo film della "trilogia del desiderio" dopo Io sono l'Amore e A Bigger Splash, è l'unico titolo italiano di questa edizione ed è candidato a quattro statuette: Miglior Film, Migliore Sceneggiatura Non Originale, Migliore Canzone (Mystery of Love di Sufjan Stevens) e Miglior Attore Protagonista con Timothee Chalamet, che a 22 anni è il terzo più giovane attore nominato nella storia degli Oscar (dopo Jackie Cooper e Mickey Rooney).

In tutto sono 13 le statuette vinte come miglior film dall'Italia, mentre 33 sono gli Oscar vinti da italiani nelle categorie tecniche.
Ilaria Ravarino

Il primo a vincere nel 1947 fu Vittorio De Sica con Sciuscià, successo replicato tre anni dopo con Ladri di biciclette. Federico Fellini vinse quattro Oscar tra cui uno alla carriera ricevuto poco prima di morire, e ancora tra i vincitori Elio Petri, Giuseppe Tornatore, Bernardo Bertolucci (premiato come Miglior Regista), Gabriele Salvatores, Roberto Benigni e Paolo Sorrentino. L'Oscar per la Miglior Attrice è andato all'Italia solo due volte, ad Anna Magnani con La rosa tatuata nel 1955 e a Sophia Loren con La ciociara nel 1962.


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In foto La vita è bella.
In foto Ladri di biciclette.
In foto Chiamami col tuo nome.

La forma dell'acqua (guarda la video recensione) di Guillermo Del Toro, favorito nella categoria Miglior Film, è il decimo film nella storia dell'Oscar a ottenere 13 nomination (ad averne ottenute 14 sono stati solo tre film, Eva contro Eva, Titanic e La la Land (guarda la video recensione)). Se vincesse contro il grande sfidante Tre manifesti a Ebbing, Missouri, sarebbe la quarta volta in cinque anni che un regista messicano ottiene questo premio.

Avrebbero minori speranze, nonostante l'importanza storica della loro candidatura, Greta Gerwig che con Lady Bird è la quinta donna candidata al miglior film (dopo Lina Wertmuller, Jane Campion, Sofia Coppola e Kathryn Bigelow) e Jordan Peele, che con Scappa - Get Out è il quinto regista afroamericano a correre nella categoria (dopo John Singleton, Lee Daniels, Steve McQueen e Barry Jenkins). Un horror, fanno inoltre notare i bookmaker, non partecipava alla corsa per il miglior film dai tempi di Il cigno nero e l'ultimo a ricevere una statuetta in questa categoria è stato Il silenzio degli innocenti.
Ilaria Ravarino

E se nel campo del miglior regista tutti i candidati hanno anche collaborato alla sceneggiatura, tra gli sceneggiatori spiccano nomi che sono già nella storia: Dee Rees che con Mudbound è la prima donna afroamericana a ricevere una nomination per il miglior adattamento e James Ivory, che a 89 anni, nominato per lo script di Chiamami con il tuo nome, è il più anziano a correre nella categoria. Logan, il primo film di supereroi a essere nominato per la sceneggiatura, difficilmente porterà a casa il premio.

Tra i documentari i nomi che fanno più parlare di sé sono quelli di Agnes Varda e Yance Ford, con Strong Island, primo regista transessuale a correre nella categoria. E ancora tra gli attori non protagonisti sono segnalati i nomi di Christopher Plummer - Tutti i soldi del mondo (guarda la video recensione - a 88 anni il più anziano mai nominato (record fino a ora nelle mani di Gloria Stuart, a 87 anni in Titanic) e Woody Harrelson e Sam Rockwell: era dal 1991 che due attori dello stesso film - Tre manifesti a Ebbing, Missouri (guarda la video recensione) - non venivano candidati nella stessa categoria. Meryl Streep, arrivata con The Post alla nomination numero 21, potrebbe vedersi sfilare dalle mani il quarto Oscar, che secondo gli scommettitori andrà quasi sicuramente a Frances McDormand.

Sempre da record infine il compositore John Williams, arrivato alla nomination numero 51, ormai secondo solo a Walt Disney (59).


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In foto La forma dell'acqua.
In foto Tre manifesti a Ebbing Missouri.
In foto Lady Bird.

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