In prima serata alle 21.15 un film che trova la sua rilevanza in quello che racconta e la sua forza in come lo racconta.
Arturo ha pochi anni e un segreto romantico che condivide con Rocco Chinnici, giudice e vicino di Flora, la bambina che gli ha incendiato il cuore. Nato a Palermo, Arturo è stato concepito il giorno in cui Totò Riina, Bernardo Provenzano, Calogero Bagarella e altri due uomini della famiglia Badalamenti, uccisero Michele Cavataio vestiti da militari della Guardia di Finanza. Da quel momento e da che si ricordi la sua vita, spesa a Palermo, è stata allacciata alla Mafia e segnata dai suoi efferati delitti.
Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, debutta al cinema con una storia di rimozione, una storia scomoda perché chiama in causa responsabilità collettive che costringono a interrogarsi sull'identità culturale del Paese, sul suo passato e sul suo futuro.
Costruito come un romanzo di formazione, il film trova la sua rilevanza in quello che racconta e la sua forza in come lo racconta e come rappresenta la mafia senza indulgenze celebrative.
La mafia uccide solo d'estate andrà in onda stasera in prima serata alle 21:15 su RaiTre.