Al fianco di Mario Sesti, in questa nuova puntata, ci saranno l'attore Paolo Briguglia, lo scrittore e regista Federico Moccia, Gianluca Di Gennaro e Luigi Di Cicco (per raccontare di Gramigna) ed ancora Anna Bonaiuto e Alessandro Haber. A partire dai ruoli ne I Cento Passi e El Alamein, Paolo Briguglia è stato per anni intrappolato in una giovinezza e adolescenza perenne "mi offrivano sempre il ruolo del fratello timido o del figlio di qualcuno. Ad un certo punto ho capito che dovevo iniziare a rifiutare lavori, non si può per tutta la vita interpretare le stesse parti". Da qui sono arrivati anche ruoli minori, parti marginali però diverse e più stimolanti. Ora, in Malarazza (nelle sale in questi giorni) interpreta un transessuale a San Berillo, un'isola degradata e abbandonata al centro di Catania, un posto abitato da prostitute, transessuali, travestiti e spacciatori nordafricani: "Per interpretare questo ruolo sono andato a conoscere molti di loro, mi sono presentato proprio come un attore e mi hanno proprio accolto. È stato molto toccante".

Federico Moccia torna alla regia con Non c'è campo, film che sostiene che un periodo di isolamento digitale faccia bene alla salute psichica e possa portare un cambiamento nella vita di adulti e adolescenti.

In Gramigna, film di Sebastiano Rizzo al cinema dal 23 novembre, una seconda generazione di criminalità sviluppa anticorpi per il contesto in cui è nata, la storia è quella di un figlio che rifiuta l'eredità criminale di un padre. È Gianluca Di Gennaro a portare in scena questa storia nel ruolo della vera persona Luigi Di Cicco. Attore e personaggio reale però si sono confrontati per pochissimo tempo: "Non è che ci conoscessimo davvero - ha raccontato Di Cicco, vero protagonista della storia - lo avevo visto spesso in tv e mi è sempre piaciuto".

Anna Bonaiuto è stata il volto della scuola napoletana di nuovi registi degli anni '80 e '90 ma è in realtà friulana: "Mia madre è friulana e ho sempre vissuto in Friuli, mai a Napoli". Conosceva la città più che altro nel periodo di Natale per i suoi odori: venivo dal burro, dal latte, dal bianco e dalla purezza, quindi - ha svelato - questo pane scuro lo trovavo ripugnante, non lo sopportavo. Ora invece adoro queste cose forti e rozze". Attrice di grande rilevanza, in molti dicono di lei che anche quando interpreta personaggi drammatici c'è sempre l'impressione che ci sia un sorriso etrusco dietro: "Forse è perché ho il terrore della lacrima falsa. Io non cerco il distacco da attrice ma è un po' una parte che ti salva dal buttarti dentro le cose evitando l'identificazione".

Centosettantotto film e tanto teatro per Alessandro Haber. In questi giorni a Roma con "Il Padre", un'opera del giovane autore francese Florian Zeller, in cui l'attore mette in scena una trasformazione radicale interpretando "un uomo che inizia a sentire i primi sintomi dell'Alzheimer e quindi inizia a perdersi".

Galeffi (Marco Cantagalli) è l'ospite musicale di questo appuntamento di Splendor, cantautore attivo sulla scena musicale romana da meno di un anno si nutre di calcio, cinema e Beatles ed inizia scrivendo canzoni in inglese e solo dopo in italiano. "Scudetto" è il suo disco d'esordio e uscirà il 24 novembre per Maciste Dischi, edito da Warner e distribuito da Artist First.