In prima serata alle 21.15 un uomo diviso dal turbamento morale, tra un cattivo ladrone e un buon ladrone ai lati della croce.
Dennis Nash, sua madre e suo figlio vengono buttati fuori dalla casa in cui hanno sempre vissuto nel giro di pochi minuti, il tempo di raccogliere due cose, le foto ricordo, i giochi del bambino, una piantina in vaso. L'agente immobiliare Rick Carver non ha tempo da perdere e si fa accompagnare dalla polizia. Dopo Nash, tocca a molte altre case, famiglie da spedire in qualche motel, anziani da parcheggiare alla croce rossa: tutta gente che non ce la più a pagare il mutuo, tutte case che fruttano a Carver un sacco di soldi. Ma Nash non si vuole arrendere, è deciso a ridare al figlio la sua stanza, dovesse vendere l'anima al diavolo. Ed è così che comincia a lavorare per Carver stesso, dentro e fuori la legalità, infliggendo ad altri come lui le sofferenze che ha appena subito, perché "l'America è stata costruita per i vincenti" e non sarà lui il perdente di turno.
"A che prezzo?", domandava Bahrani nel suo ultimo film, e la domanda ritorna, ancora calata in un'attualità drammatica e in un'età della crisi di cui il regista si è eletto narratore lucido ma anche simpatetico.
Andrew Garfield è il protagonista in lotta con se stesso e col destino, emblema del giovane uomo per bene, che una volta si sarebbe detto timorato di Dio ("Vai in chiesa?" gli chiede il boss, "Certo", risponde lui a denti stretti) e non avrebbe versato una lacrima fino ad un minuto dalla fine e invece oggi ha sempre gli occhi rossi perché i nuovi duri non nascondono la tenerezza e perché tensione e empatia in questo film procedono appaiate e inseparabili per definizione.
99 Homes andrà in onda stasera in prima tv alle 21.15 su RAITRE.