Il regista si è spento a Los Angeles all'età di 81 anni. A comunicarlo è stato il figlio Antony: «Era malato da tempo di cancro al pancreas».
Si è spento ieri a Los Angeles, all'età di 81 anni, John G. Avildsen, conosciuto principalmente per la regia di film cult come Rocky e Karate Kid. A ufficializzare la notizia è stato il figlio Antony, che ha rivelato che il padre soffriva da tempo di un male incurabile.
A metà degli anni Settanta Avildsen tentò la via del successo con Rocky, scritto e interpretato dall'allora sconosciuto Sylvester Stallone nel celebre ruolo del pugile che non riesce a sfondare. Il film, uscito nel 1976, divenne un ''cult'' e gli permise di vincere l'Oscar per la Miglior Regia.
Prima di vincere l'Oscar e raggiungere la notorietà, Avildsen aveva alle spalle una carriera iniziata nei primi anni '60. Cineasta dilettante, regista e sceneggiatore di film pubblicitari, aiuto-regista (tra gli altri di Arthur Penn, al quale offre una preziosa collaborazione in Mickey One (1965); e Otto Preminger per cui dirige la seconda troupe del film antirazzista Harry Sundown (E venne la notte, 1967). Il film che lo impose all'attenzione della critica fu tuttavia Joe - La guerra del cittadino Joe (1970).
Regista discontinuo, eclettico, a volte anonimo illustratore, a volte funzionale narratore, non ha saputo mai essere particolarmente personale; tuttavia, quando ha trovato sceneggiature interessanti, ha sempre tratto da esse tutto il meglio possibile.