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Elton John: «Abbiamo dato il botox alle mie canzoni»

Il cantante, insieme a Spike Lee, a Cannes per premiare i videoclip che riportano in luce tre canzoni del duo John-Taupin.
di Letizia Rogolino

Elton John (Reginald Kenneth Dwight) (77 anni) 25 marzo 1947, Londra (Gran Bretagna) - Ariete.
mercoledì 24 maggio 2017 - Incontri

«Noi non facciamo video musicali, ma film brevi» diceva Michael Jackson a Spike Lee quando lavoravano insieme. Il regista di Malcolm X e La 25a ora lo ha raccontato al pubblico dell'evento The Cut che ha moderato nel corso della 70a edizione del Festival di Cannes, alla presenza straordinaria di Elton John. In collaborazione con YouTube, lo scorso Gennaio 2017, il Baronetto ha invitato i giovani creativi di 50 paesi a realizzare dei video musicali di suoi tre grandi successi degli anni '70 che non erano mai stati raccontati per immagini prima: Bennie and the Jets, Rocket Man e Tiny Dancer.

Queste tre canzoni sono state scritte prima della generazione MTV con la quale sono nati poi i videoclip. [...] Voglio portare la musica alle nuove generazioni. Lavoro ogni settimana in una radio e cerco sempre di trovare musica nuova perchè i giovani sono di ispirazione, hanno l'energia e l'adrenalina che avevamo noi all'inizio.
Elton John

L'artista ha introdotto questo interessante progetto che ha dato la possibilità a giovani talenti dai 16 anni in su di dimostrare un originale talento creativo. "Elton John: The Cut" è stata pensata come una competizione libera e aperta a tutti per celebrare i 50 anni di collaborazione professionale di Elton John e Bernie Taupin, ma i tre video dovevano misurarsi con tre generi di filmmaking: l'animazione, il live action e un racconto principalmente coreografico. Berry Jenkins, Jeffrey Katzenberg, Kurt Hugo Schneider e Melina Matsoukas insieme ad Elton John e Bernie Taupin hanno selezionato le opere in concorso per scegliere i tre vincitori Majid Adin, Max Weiland e la coppia Jack Whiteley e Laura Browhnhill.


In foto Elton John.
In foto Elton John.
In foto Elton John.

«Ho lavorato con molti grandi della musica come Michael Jackson, Prince, Stevie Wonder, Miles Davis e gli ho sempre chiesto: come nasce una canzone? Quindi ora lo chiedo anche a voi», ha detto Spike Lee intervistando Elton John e Bernie Taupin presenti a Cannes. «Beh, le mie vengono da Bernie, lui scrive le parole e io la musica, ma non abbiamo mai lavorato insieme nella stessa stanza per 50 anni» ha raccontato l'autore di "Candle in the Wind", mentre Bernie Taupin ha aggiunto: «Forse solo per "Sorry seems to be the hardest world". Elton era a Los Angeles e lo sono andato a trovare un giorno e lui ha suonato una parte della melodia. Mi è venuto subito in mente il titolo e quella forse è stata l'unica volta che abbiamo lavorato così vicini». John lo ha smentito menzionando anche "Don't breake my heart", ma Taupin ha precisato: «Ah sì quella l'abbiamo scritta al telefono, lui era a Toronto e io alle Barbados. Mi ha suonato la melodia al telefono e gli ho detto che lo avrei richiamato 5 minuti dopo con le parole».

Cannes è stata scelta come vetrina per presentare in anteprima i tre video musicali che hanno conquistato i giudici, vincendo 10.000 dollari ciascuno.
Letizia Rogolino

«Sono rimasto stupito per queste re-immaginazioni delle nostre canzoni. Il futuro della creatività è chiaramente collaborativo fondendo arte e tecnologia, ed è stato fantastico aprire il nostro lavoro a questo genere di talento creativo e condividere questo processo con il mondo su YouTube» ha detto Elton John, aggiungendo ironicamente: «è stato come dare del botox a queste canzoni!».
Ogni video che abbiamo avuto modo di vedere durante questo evento che ha portato un po' di musica sulla croisette, rispecchia l'esperienza di vita dei rispettivi autori, ognuno con la propria cultura e un diverso background.


In foto Spike Lee.
In foto Spike Lee.
In foto Spike Lee.
I VIDEO PER LE CANZONI DI ELTON JOHN

Bennie and the Jets
Jack Whitley e Laura Brownhill si sono ispirati alla golden age di Hollywood per il video musicale di "Bennie and The Jets". Infatti la scelta del bianco e nero ci riporta indietro nel tempo, con una struttura che mostra figure avvolte in costumi eccentrici ed originali che si muovono in modo sinuoso sullo sfondo di forme geometriche illuminate ad intermittenza, come se si trattasse di un talent show futuristico. I giovani creativi si sono ispirati all'indimenticabile Metropolis di Fritz Lang per l'atmosfera e la composizione dell'inquadratura, mentre le coreografie ricordano volontariamente i film di Busby Berkeley, con ballerini che ballano sincronizzati. L'effetto è di un circo multiculturale che si trasforma poi in una discoteca mobile che si allontana nello spazio profondo, lasciando allo spettatore la suggestione di un caleidoscopio di grandi proporzioni in cui i colori lasciano spazio alla musica e a fiumi di glitter. Un video in cui la coreografia è al centro della scena, ma l'estetica accattivante che strizza l'occhio al mondo della moda gioca un ruolo fondamentale che cattura l'attenzione.

Tiny Dancer
Il video di Max Weiland si percepisce come un sincero omaggio alla città di Los Angeles, piena di contraddizioni, ma anche di sognatori che cercano di trovare la felicità e l'amore tra le strade trafficate, mentre la luce del tramonto avvolge ogni cosa. Donne diverse al volante della propria auto introducono un viaggio on the road per esplorare una città cosmopolita sulle note dell'emozionante brano di Elton John che passa alla radio. Incontriamo soggetti bizzarri sulla strada, come una Marilyn Monroe fasulla e grottesca, un vecchio cowboy in cerca di compagnia, ragazzi che fumano mentre parlano del più e del meno, persone alle prese con decisioni difficili, passioni, dolore... una fotografia malinconica e romantica della società contemporanea dal giorno alla notte. Una ragazza viaggia con un'urna funeraria, ricordando l'avventura di Orlando Bloom in Elizabethtown, e si ferma lungo un corso d'acqua soffocata dai ricordi, per trovare il coraggio di gettare le ceneri di una persona che ha lasciato il segno nella sua vita. Mentre un sosia di Marilyn Manson accarezza un serpente enorme con compassione e tenerezza. "Tiny Dancer" diventa la colonna sonora di uno sguardo intimo nelle vite degli abitanti della città degli angeli, tra disincanto, trasgressione, gioia, dolore e sogni infranti.

Rocket Man
«Un mese fa ero un rifugiato e oggi ho pranzato con Elton John» scherza Majid Adin che ha vinto il concorso The Cut per il suo video musicale di "Rocket Man", realizzato in collaborazione dell'animatore Stephen MCNally. Infatti egli ha usato la sua personale esperienza di immigrato in viaggio dall'Iran all'Inghilterra, per realizzare un racconto animato con una prospettiva intima e personale sulle note del successo di Elton John. Due storie parallele presentano allo spettatore la solitudine e il viaggio di un uomo in cerca di una vita migliore, ma con un forte desiderio di ricongiungersi con la propria famiglia. Un astronauta si dirige verso lo spazio sconfinato per atterrare poi a Londra, mentre il suo alter ego immigrato saluta il suo paese, la moglie e i figli, si nasconde in un camion e naviga su un gommone in cerca di libertà. Il video musicale di "Rocket Man" è un'animazione d'autore che disegna una storia di vita, di amore e dolore, commovente ed estremamente attuale.


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