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Festival dei Popoli, al via la 57ma edizione

In occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, Un altro me inaugura il festival, in programma fino al 2 dicembre.
di Olivia Fanfani

venerdì 25 novembre 2016 - 50 giorni di cinema

Inaugura oggi a Firenze, nell'ambito della 50 giorni, la 57ma edizione del Festival dei Popoli, diretto da Alberto Lastrucci. Tra il cinema La Compagnia, lo storico Spazio Alfieri e L'istituto Francese di piazza Ognissanti, saranno oltre 70 le opere in anteprima che concorrono nelle varie sezioni del festival, 21 delle quali all'interno del Concorso internazionale e 6 in quello italiano. All'insegna dell'impegno civile, Un altro me di Claudio Casazza, aprirà la sezione Concorso Internazionale in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
Focus di eccezione quest'anno è dedicato al tema dei migranti, fenomeno in costante crescita in tutta Europa che è arrivato a coinvolgere oltre sessanta milioni di rifugiati ogni anno, costretti a scappare dai loro paesi di origine. Un esodo di massa continuo. Chi parte abbandona aree devastate da conflitti e guerre, dove i bambini vengono reclutati forzatamente in corpi militari, la libertà di espressione, associazione e assemblea è repressa, con violenze nei confronti delle donne e pratiche di tortura disumane. Un esodo destinato a non concludersi, con coloro che riescono ad attraversare il mediterraneo destinati ai centri di identificazione, strutture istituite per trattenere gli stranieri sottoposti a provvedimenti di espulsione e/o di respingimento.

Il focus di eccezione quest'anno è dedicato al tema dei migranti, fenomeno in costante crescita in tutta Europa che è arrivato a coinvolgere oltre sessanta milioni di rifugiati ogni anno, costretti a scappare dai loro paesi di origine.
Olivia Fanfani

Ad inaugurare la prestigiosa rassegna verranno presentati, venerdì 25 alle 18.30, Raddem e Seule avec la guerre, entrambi incentrati sulla guerra civile in Libano. Segue, in prima serata, il cortometraggio No Borders di Haider Rashid con protagonista Elio Germano, girato tra il Centro Baobab di Roma e il presidio No Borders di Ventimiglia. Il cortometraggio, primo italiano girato in realtà virtuale, è parte del focus "Looking for Neverland", sezione che comprende dodici documentari su immigrazione e rifugiati, e un incontro "La barca è piena? Luoghi comuni e domande scomode sui rifugiati" (domenica 27 novembre alle 15 allo Spazio Alfieri). Germano, premiato a Cannes nel 2010 e da sempre impegnato nella lotta per il rispetto dei diritti fondamentali, sarà presente alla proiezione insieme al regista.


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Una scena di Un altro me.
Una scena di No Borders.
Una scena di Seule avec la guerre.

Sempre in ambito della sezione Neverland, il celebre regista israeliano Avi Mograbi presenterà, l'1 dicembre, Between Fences, in collaborazione con la Fondazione Palazzo Strozzi. Girato a Holot, un centro di detenzione israeliano al confine con l'Egitto, il film racconta del progetto del regista con Chen Alon di avviare un progetto teatrale, il "Teatro dell'Oppresso". Richiedenti asilo, dall'Eritrea e dal Sudan, che non possono essere rimpatriati nei loro paesi, avviano un laboratorio nella più precaria delle situazioni, seguendo un percorso estetico che stimoli il cambiamento politico e sociale a partire da scene di vita quotidiana.

Grande novità è il focus musicale Hit Me With Music!, di cui fanno parte tre eventi imperdibili dedicati rispettivamente a Bowie, Zappa e i The Rolling Stones.
Olivia Fanfani

David Bowie, l'homme cent visages ou le le fantôme d'Hérouville di Christophe Conte è un ricco ritratto di una delle personalità più camaleontiche e geniali della musica pop, che ripercorre le tappe fondamentali della carriera dell'artista. La ricerca musicale procede di pari passo con la creazione - tutt'altro che estemporanea - dei tanti personaggi che hanno calcato il palco dei suoi concerti: da Ziggy Stardust a The Thin White Duke. Per Zappa invece sarà Frank stesso a parlare nel documentario Eat that question di Thorsten Schutte, in programma il 27 novembre; mentre la proiezione di The Rolling Stones Olé Olé Olé!: A trip Across Latin America porta il pubblico de La Compagnia in tour insieme alla storica band inglese in Sud America fino alla storica tappa a L'Avana, di fronte a un pubblico di oltre un milione di persone.


Una scena di The Rolling Stones Olé Olé Olé!: A trip Across Latin America.
Una scena di Eat the Question.
Una scena di Une jeune fille de 90 ans.

Un programma ricchissimo di eventi imperdibili, tra cui, da sottolineare, due retrospettive: "Dans le champs de bataille" in onore della cineasta franco libanese Danielle Arbid e l'altra "I Mestieri del cinema", dedicata al brasiliano Sergio Oksman. E ancora, tra gli eventi speciali, verrà presentato l'esordio nel documentario di Valeria Bruni Tedeschi: Une jeune fille de 90 ans, alla presenza della regista. L'attrice, insieme a Yann Coridian, realizza il ritratto di Blanche Moreau, 92 anni, paziente presso il reparto geriatrico dell'ospedale Charles Foix d'Ivry. Qui, il coreografo di fama internazionale Thierry Thieu Niang tiene un laboratorio di danza con i pazienti affetti dal morbo di Alzheimer, creando nuove forme di comunicazione attraverso la danza che mette in rete anche chi ha ormai disabilità fonetiche o è affetto da ossessioni.

Nella stessa sezione, da non perdere anche Weiner di Josh Kriegman e Elyse Steinberg, che segue le vicende all'origine dello scandalo soprannominato "e-mail gate".
Olivia Fanfani

Al centro dell'inchiesta è la corsa di Anthony Weiner per diventare sindaco di New York nel 2013, crollata di fronte agli scandali sessuali che hanno portato alla crisi con la moglie Huma Abedin, la più fidata consigliera di Hillary Clinton.
Nel Concorso Italiano attesissimo il lungometraggio Castro di Paolo Civati, che concorre per il premio Cinemaitaliano.info - CG Entertainment, e per Gli Imperdibili. Il film racconta la storia drammatica dell'omonima occupazione abitativa romana, per più di dieci anni rifugio di molte famiglie ed oggi sgomberata. Numerosi anche i premi assegnati dalla giuria internazionale composta da Jasmin Basic, Giovanni Cioni e Nikolaus Geyrhalter. Miglior lungometraggio, miglior mediometraggio, miglior cortometraggio e la targa "Gian Paolo Paoli" al miglior film etno-antropologico, saranno affiancati dal nuovo riconoscimento frutto della partnership del festival con MYmovies.it.


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