In prima serata alle 21:10, con una leggerezza di tocco mai volgare, Paolo Genovese dirige un cast che funziona senza se e senza ma.
Uno psicologo cinquantenne, Francesco, è stato lasciato solo dalla moglie ad allevare tre figlie e continua a farlo con grande amore e attenzione nonostante l'ultima abbia già compiuto 18 anni e la prima abbia superato i 30. Le tre figlie sono particolarmente sfortunate in amore: Sara, omosessuale, viene regolarmente lasciata dalle fidanzate quando le cose si fanno serie; Marta, libraia, si innamora di scrittori che non la ricambiano; Emma, maturanda, ha avviato una storia con Alessandro, coetaneo di suo padre e per giunta sposato con Claudia. A complicare ulteriormente le cose, Claudia è l'amore segreto di Francesco, che la incontra ogni giorno ma non osa rivolgerle parola, inizialmente ignaro che sia proprio lei la moglie del fedifrago.
La leggerezza di un tocco mai volgare, alcune battute davvero azzeccate, una costruzione narrativa fresca e la capacità di orchestrare un coro di attori che, nelle mani di Genovese, tirano fuori il meglio.
Quel che funziona, senza se e senza ma, è il cast, in particolare Anna Foglietta nei panni della lesbica che cerca di cambiare orientamento (ma ricorda agli spettatori che "l'identità sessuale è una cosa seria") e la cui recitazione fisica, in America, avrebbe già fatto di lei una star; e Marco Giallini, sempre più duttile e profondo, capace di sottendere di dolorosa verità anche il più leggero dei dialoghi che lo vedono protagonista.
Tutta colpa di Freud andrà in onda stasera in prima serata alle 21:10 su Canale5.