Fred Graham e Lilli Vanessi sono una coppia di attori che si trovano a recitare, lui nei panni di Petruccio e lei in quelli di Caterina, in un adattamento in musical di La bisbetica domata. I due avevano formato una coppia anche nella vita ma ora sono divorziati. Lili, che sta per sposarsi con un proprietario di ranch texano, mal sopporta però che Fred si sia invaghito di una giovane interprete proponendole il ruolo di Bianca. I conflitti previsti dal copione avranno il loro corrispettivo anche dietro le quinte.

Sono oltre 20 i film scelti da SKY per raccontare dall'8 al 16 ottobre - attraverso uno speciale canale tematico - la storia del cinema in 3D dei visionari e sperimentatori che in oltre 100 anni di storia hanno utilizzato il linguaggio narrativo e la tecnologia 3D per finalità cinematografiche differenti. Tra questi: Viaggio nel cinema in 3D (presentato alla 73. Mostra di Venezia), Il delitto perfetto, La piccola bottega degli orrori, Baciami Kate!, La maschera di cera, Amytiville, Il mostro della laguna nera, Terrore alla tredicesima ora e Top Gun.

In questo musical, che è considerato il più interessante esempio di 3D stereoscopico prodotto a Hollywood, il punto di forza è costituito fondamentalmente da due elementi. Da un lato la messa in scena teatrale in cui il pubblico che siede nella sala cinematografica si trova in più di un'occasione ad identificarsi con gli spettatori che siedono nel teatro sullo schermo. Vengono infatti lanciati oggetti verso chi guarda il quale istintivamente sente l'impulso di scansarsi per non essere colpito (ad esempio da un frutto). D'altro canto c'è anche il retropalco dove, grazie alla fuga prospettica, il 3D si esalta nei passaggi attraverso i corridoi che portano ai camerini o ai sottoscala.

Non va dimenticato poi l'apporto fondamentale dato dal copione di Dorothy Kingsley che costituiva un adattamento del libretto musicale di Samuel e Bella Spewack (così pregevole da ricevere una nomination per il Writers Guild of America Award). A questo si aggiungevano le orchestrazioni di Saul Chaplin e André Previn nonché le canzoni di Cole Porter. A proposito di questo grande autore e anche performer (tanto che nella versione cinematografica lo si fa entrare direttamente in gioco nella parte iniziale affidando il ruolo a Ron Randell) è noto come i testi delle sue canzoni fossero spesso ricchi di allusioni sul versante sessuale.

Per non incontrare il pollice verso dei censori puritani per la versione cinematografica si decise di intervenire con modifiche anche sostanziali. Nella canzone "Too Darn Hot" che la scatenata Lois Lane propone dinanzi ad un'allibita Lilli e ai molto interessati Fred e Cole, il testo prevedeva un riferimento al rapporto Kinsey sulla sessualità ma venne sostituito con un più generico "secondo gli ultimi rapporti".

Anche nel copione recitato si ebbero importanti cambiamenti. L'epiteto 'bastard' venne sostituito dal più morbido 'you louse' tradotto nella versione italiana con 'meschino'. Il riferimento più spiacevole avrebbe però potuto essere quello contenuto nella canzone "We Open in Venice". Sul palcoscenico si era cantato "non siamo star come L.B. Mayer" ma, nel momento in cui il film raggiungeva le sale cinematografiche, il tycoon hollywoodiano era stato costretto alle dimissioni un anno e mezzo prima. Un riferimento a Shakespeare prese il suo posto. Un'annotazione per i cinefili doc: tra gli interpreti c'è colui che sarebbe successivamente ricordato come un Maestro nel portare musical sullo schermo: Bob Fosse.