Advertisement
73. Mostra di Venezia, i film (internazionali) da non perdere

Tra letteratura e teatro, filosofia e scienza, dal 31 agosto l'appuntamento è a Venezia per tuffarsi in un mare di cinema e approdare a nuovi lidi. E su MYmovies.it torna la Sala Web con ben 18 titoli in streaming.
di Marzia Gandolfi

In foto Natalie Portman in una scena del film Jackie, nuovo lavoro di Pablo Larraín presentato in Concorso alla 73. Mostra del Cinema di Venezia.
sabato 27 agosto 2016 - Mostra di Venezia

Imperdibile appuntamento culturale italiano, che si svolge dal 31 agosto al 10 settembre, la 73esima edizione della Mostra di Venezia schiera un campionario nobile e (in)atteso. Situata tra la laguna e la Sala Web su MYmovies.it (dove quest'anno saranno presentati in streaming ben 18 titoli), e sulla soglia della stagione per gli Oscar, la Mostra parla soprattutto inglese aprendo con la commedia musicale di Damien Chazelle (La La Land) e proseguendo con The Light Between Oceans di Derek Cianfrance, i Nocturnal Animals di Tom Ford, la sublimazione permanente di Terrence Malick (Voyage of Time) e la science-fiction di Denis Villeneuve (Arrival). La Francia risponde col dramma 'mondiale' di François Ozon (Frantz) e un adattamento del romanzo di Maupassant diretto da Stéphane Brizé (Une vie), mentre l'Italia allinea finzione e documentario con Giuseppe Piccioni (Questi giorni), Roan Johnson (Piuma) e Massimo D'Anolfi e Martina Parenti (Spira Mirabilis). Da par suo la Germania candida Wim Wenders (Les beaux jours d'Aranjuez) e i Balcani Emir Kusturica (On The Milky Road). Fuori dall'Europa i più attesi sono invece il film fiume di Lav Diaz (The Woman Who Left) e il ritratto di Jacqueline Kennedy di Pablo Larraín (Jackie), che affronta i giorni immediatamente dopo l'assassinio di Dallas.

Fuori e dentro il concorso, i film sembrano, almeno sulla carta, mediare l'esperienza con l'arte 'aggrappandosi' alla letteratura, al teatro, alla filosofia, alla scienza. Come se il cinema non arrivasse interamente a comprendere la realtà, di cui le immagini non sono che un riflesso.
Marzia Gandolfi

Coinvolgimento e contagio sono allora le parole d'ordine di un contingente di opere che suonano la corda dionisiaca tra somiglianza ed estraneità, liberando il canto della vita, superandone la descrizione e cogliendone il sentimento. Cinema del cuore che pratica i generi, aprendo con un musical (La La Land) e chiudendo con un western (I magnifici sette), Venezia 73 è abitata dalla proteiforme dinamicità del cinema nazionale e internazionale ancora una volta insostituibile oggetto di inesauribile passione (per la selezione nazionale rimandiamo al precedente approfondimento.).


VAI ALLO SPECIALE VENEZIA 73
I film da non perdere

LA LA LAND - Venezia 73 (Opening film)
Sarà la commedia musicale di Damien Chazelle (Whiplash) ad aprire la 73esima edizione della Mostra di Venezia. Omaggio all'età d'oro dei musical americani, La La Land balla e canta sposando l'essenza dinamica della danza e dei suoi protagonisti. Storia d'amore tra ambizione e audizioni, La La Land ribadisce la passione di Chazelle per la musica applicata al cinema di cui riscrive con veemenza le regole estetiche e compositive. Già insieme e allacciati nella danza in Crazy, Stupid, Love, Emma Stone e Ryan Gosling rivisitano atmosfere e costumi a colpi di note e di tip-tap.

FRANTZ - Venezia 73
Dopo il dramma sentimentale interpretato in abiti femminili da Romain Duris (Una nuova amica), François Ozon ritorna sull'assenza, motivo ricorrente della sua filmografia (Sotto la sabbia, Il tempo che resta, Angel). Svolto all'indomani della Prima Guerra Mondiale, Frantz comincia in una piccola città tedesca prostrata dalla disfatta e dagli insostenibili lutti dei suoi soldati. Una giovane donna si raccoglie ogni giorno sulla tomba del suo fidanzato caduto al fronte ma l'incontro con Adrien, soldato francese 'amico' di Frantz, cambia la sua routine e il suo sguardo sul un mondo. Da questa parte e dall'altra del 'fronte'. Interpretato dalla stella montante del cinema francese (Pierre Niney), Frantz è l'adattamento di una pièce di Maurice Rostand messa in schermo nel 1932 da Ernst Lubitsch (L'uomo che ho ucciso). Elettrone libero il cui moto ha generato una filmografia sospesa tra centro e margine, dispositivo e ritratto, artificio e natura, Ozon trova il suo equilibrio nella distanza che separa le due lenti e firma probabilmente il suo capolavoro.

LES BEAUX JOURS D'ARANJUEZ - Venezia 73
Testo teatrale anche per Wim Wenders che mette in immagini i bei giorni di Peter Handke. Tornato alla fiction con Ritorno alla vita dopo sette anni di riflessioni, Wenders avanza la sua idea di cinema dietro i filtri tecnici e narrativi. In primo luogo il 3D che aggiunge ai suoi piani superbi la vertigine del rilievo. Alla maniera di Ritorno alla vita, Wenders applica la tridimensionalità ai personaggi e a una storia intima. Dialogo sull'amore accomodato in giardino e incarnato da un uomo e una donna, Les beaux jours d'Aranjuez prosegue la sperimentazione dell'autore deciso ad affermare il 3D come linguaggio e non come mero ingrediente spettacolare.


In foto una scena del film La La Land.
In foto una scena del film Frantz.
In foto una scena del film Les beaux jours d'Aranjuez.

ANIMALI NOTTURNI - Venezia 73
È George Clooney a produrre il secondo film di Tom Ford, creatore di moda e di forme concentrato questa volta su una donna. Una donna che riceve un manoscritto dal marito da cui la separano vent'anni e un segreto. Thriller notturno ispirato al romanzo noir e postmoderno di Austin Wright ("Tony & Susan"), Animali notturni è interpretato da Amy Adams e il suo doppio rosso, Isla Fisher, che risalgono all'indietro un racconto malinconico e (siamo certi) più che perfetto. Lontano dal bell'esercizio di stile, A Single Man ha rivelato l'autore dietro lo stilista glamoureux. Scopriremo presto se Tom Ford saprà sublimare e 'abbigliare' daccapo un film come una persona.

JACKIE - Venezia 73
Dopo Neruda, ritratto di un poeta in fuga, Pablo Larraín firma un biopic consacrato a Jackie Kennedy, First Lady indimenticabile degli Stati Uniti d'America. Colta nei giorni successivi all'omicidio del marito a Dallas, Jackie è interpretata da Natalie Portman, che in una foto promozionale del film evidenzia un impressionante mimetismo con l'icona. Probabilmente il film più atteso di questa edizione veneziana, Jackie dovrebbe confermare il gusto del paradosso del suo autore che con Neruda realizza una ricostruzione storica ingegnosa e una rappresentazione imperfetta (e suggestiva) delle 'stazioni di fuga' del poeta. E nell'imperfezione covano da sempre le contraddizioni dei suoi incredibili personaggi.

SULLA VIA LATTEA - Venezia 73
Premiato due volte a Cannes, Emir Kusturica tenta la sorte a Venezia. Lungo la via lattea in compagnia di Monica Bellucci, interprete mediterranea del suo Sulla Via Lattea, il regista firma di nuovo una storia d'amore e di guerra. Autore e attore esuberante e torrenziale, Kusturica promette di essere ancora una volta politicamente scorretto tra humour sottile e propaganda onirica.


In foto una scena del film Animali notturni.
In foto una scena del film Jackie.
In foto una scena del film Sulla Via Lattea.

THE WOMAN WHO LEFT - Venezia 73
226 i minuti che Lav Diaz, autore filippino che sublima in immagini il destino del suo Paese arreso tra dittature e disastri naturali, impone allo spettatore. Storia di redenzione al femminile sullo sfondo della morte di Madre Teresa e Diana Spencer, The Woman Who Left è allineato a una filmografia che sembra l'effetto di un sortilegio nutrito da una scienza sovrana delle cose del tempo, della sua percezione, del suo disfacimento.

VOYAGE OF TIME - Venezia 73
Documentario cosmico per Terrence Malick che celebra l'universo e l'infinitezza del tempo. Film vertiginoso girato in IMAX e consacrato alla creazione dell'universo, Voyage of Time si tuffa nelle profondità del tempo e dello spazio accompagnato dalle note composte da Ennio Morricone. A raccontarci la nascita e la morte, il grande cosmo e i minuscoli organismi del nostro pianeta saranno la voce di Cate Blanchett e Brad Pitt che l'autore americano avena già diretto in The Tree of Life. Figura atipica del cinema americano, Malick è il solo della sua generazione (la New Hollywood) ad aver conservato la propria indipendenza dagli Studios, continuando a girare film sperimentali con le star più stimate dello star-system.

ARRIVAL - Venezia 73
'Incontri ravvicinati del terzo tipo' per Denis Villeneuve che realizza un dramma fantascientifico tratto dai racconti di Ted Chiang ("Storie della tua vita"). Interpretato da Amy Adams, Jeremy Renner e Forest Whitaker, Arrival decifra il linguaggio alieno e ribadisce la conversione alla science-fiction dell'autore canadese al lavoro su Blade Runner 2. Dalle parti di Contact piuttosto che dei blockbuster di Roland Emmerich Arrival non affronta la questione della fine del mondo, niente battaglie sanguinose o scontri militari, uomini e alieni questa volta provano a comunicare e a comprendersi.


In foto una scena del film The Woman Who Left.
In foto una scena del film Voyage of Time.
In foto una scena del film Arrival.

HACKSAW RIDGE - Fuori Concorso
Storia di fede e di obiezione di coscienza per Mel Gibson che torna dietro la macchina da presa dieci anni dopo Apocalypto. Sulla linea di We Were Soldiers e di Salvate il soldato Ryan, Hacksaw Ridge si svolge durante la seconda guerra mondiale e narra l'esperienza incredibile di Desmond T. Doss, cittadino americano che rifiutò di impugnare un'arma e di uccidere altri uomini sul campo di battaglia. Interpretato da Andrew Garfield, Hacksaw Ridge rimarca il concetto di fede che anima ogni film di Mel Gibson e ogni suo personaggio, da William Wallace (Braveheart) al figlio di Dio (La Passione di Cristo). Tra battaglie epiche, martiri esibiti e immaginario religioso, Mel Gibson libera una sintesi 'armata' del suo cinema.

MONTE - Fuori Concorso
Sulle cime dell'Alto Adige si muove il nuovo film Amir Naderi, regista iraniano 'traslocato' da oriente a occidente (e ritorno). Prodotto e ambientato in Italia, Monte cerca letteralmente la luce per un villaggio medievale sprofondato nell'oscurità. Sfida alla vita in alta quota per Naderi che dopo aver trovato riparo in Giappone con Cut, gira un altro film singolare e radicale che non mancherà di incantare con la grazia della sua protagonista, Maya Sansa.

I MAGNIFICI SETTE - Fuori Concorso (Closing Film)
Remake del western omonimo di John Sturges, che riprendeva già I sette samurai di Akira Kurosawa, I magnifici sette è diretto da Antoine Fuqua e interpretato tra gli altri da Denzel Washington, Chris Pratt, Ethan Hawke, Vincent D'Onofrio, Peter Sarsgaard e Byung-Hun Lee. Film di chiusura della 73ma edizione, I magnifici sette solleva una riflessione interessante sulla resistenza di certi miti e sulla mancanza di immaginazione che logora il cinema popolare. Ma lasciamo che a rispondere, in un senso o nell'altro, sia come sempre il testo mettendo in campo sette mercenari che promettono ferro, fuoco e duelli.


In foto una scena del film Hacksaw Ridge.
In foto una scena del film Monte.
In foto una scena del film I magnifici sette.

{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati