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Splendor VI, la classe media al cinema

Claudia Gerini, Ivano De Matteo e Antonio Morabito sono i protagonisti di una puntata dedicata alla visione borghese del mondo.
di Mario Sesti

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In foto Claudia Gerini, tra i protagonisti della VI puntata di Splendor.
domenica 24 aprile 2016 - Splendor

Spericolato come una steadycam che scorrazzi in un parco giochi, Splendor è il primo programma di cinema che usa il cinema per finire praticamente ovunque: libri, mostre, videogame, serie, internet, teatri, Ipad e smartphone - insomma, l'universo intero di immagini e suoni. Che Splendor attraversa con una idea fissa, ad ogni settimana.

Qual è l'idea di questa sesta puntata? Che il cinema abbia un passo personale e inconfondibile nel raccontare la classe media, la visione borghese del mondo, insomma il vissuto che incrociamo ad ogni angolo del nostro quotidiano.
Mario Sesti

Come dimostra Claudia Gerini che nel mezzo di una carriera che l'ha vista passare dalla più celebre coatta (Jessica: creata da Verdone) a signora altoborghese, in Nemiche per la pelle di Luca Lucini si contende, senza quartiere, con Margherita Buy, come se fosse un giocattolo o un appartamento (fa l'agente immobiliare) addirittura un ragazzino da adottare. Dalla commedia al film d'autore: Ivano De Matteo e Valentina Ferlan, regista e sceneggiatrice (compagna di De Matteo nella vita) hanno messo insieme, in pochi stagioni, tre film, La bella gente, Gli equilibristi, I nostri ragazzi, che sono una trilogia spietata e palpitante, un corpo a corpo appassionato e, a tratti, disperato, con la borghesia. Basta ascoltarli per capire di cosa è fatta la stoffa degli autori.


In foto il regista Antonio Morabito.
In foto il regista Ivano De Matteo.
In foto un momento della VI puntata di Splendor.

Conclude il programma un incontro e una segnalazione di due bei film documentari nelle sale. Nessuno mi troverà di Egidio Eronico e Che cos'è un Manrico di Antonio Morabito.

Eronico e Morabito parlano di due personalità che sono esattamente l'opposto dell'ordinario e della medietà: la normalità si definisce a paritre dal suo contrario.
Mario Sesti

Ne sono protagonisti Ettore Majorana, uno dei più grandi fisici del '900, scomparso misteriosamente nel 1938, ed un ex giocatore della nazionale di hockey che una malattia costringe su sedia a rotelle. Com'è la vita di ogni giorno vista da posizioni così estreme e personali, come quella del genio e quella di una disabilità quasi totale come quella di Manrico (che però riesce a trovare mille modi per prendersi gioco della sua situazione)?

Finale live, come sempre. Protagonista è una coppia di musicisti straordinaria (nella puntata che ha visto aggiungersi alla nostra band degli Splendors la croccante vocalist Nuna): Margherita Vicario (anche attrice) ed un sorprendente talento della chitarra, Gian Marco Ciampa. Ecco un modo di dissolvere pop e musica classica davvero inedito. E toccante.


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